La scossa di terremoto di ieri a Camaiore, avvertita in tutta la Versilia, e con precedenti di pochi giorni prima, ha messo preoccupazione tra la cittadinanza.

“Premesso che un po’ tutta l’Italia è sismica è vero che ci sono zone più o meno esposte ai terremoti – spiega Paolo Mandoli, giornalista in pensione ed esperto di sismologia: “Non si deve dimenticare che movimenti della terra forti o fortissimi producono effetti anche a distanza notevole. Per esempio chi ricorda cosa avvenne a Camaiore il 7 settembre 1920? Ovvio l’epicentro di quella scossa catastrofica era in Garfagnana e Lunigiana (fra Villa Collemandina e Fivizzano), ma, in pratica, il vero talismano contro la devestazione del terremoto è costruire bene e mettere a norma case, scuole, ospedali, aziende ed edifici pubblici. Prendiamo queste piccole scosse sismiche odierne come un pro memoria e rivolgiamoci ai tecnici che sanno come si costruiscono o comunque si adeguano i fabbricati. Finora non esiste previsione né altra possibilità di non contare danni o lutti al di fuori di un’adeguata e indispensabile prevenzione sismica, che passa anzitutto da geometri, architetti, ingegneri, periti… Magari evitate di costruire su pendii che possono franare per effetto del terremoto. Ci sono anche e soprattutto i geologi che sanno indirizzare gli interventi edilizi e urbanistici nelle aree migliori. Poi non scrivete che questa volta non ci sono stati danni. Con magnitudo inferiori a 4.5 (come dire una scossa circa 900 volte più forte rispetto a ieri notte a Camaiore) i danni sarebbero soltanto segno di grave negligenza. Se non ricordate cosa avvenne a Camaiore il 7 settembre 1920 potete leggere queste notizie dell’epoca…”

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ultimo aggiornamento: 26-10-2019


La terra torna a tremare a Camaiore, il boato e la scossa di terremoto stanotte

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