Il mistero della panchina rossa, simbolo della lotta alla violenza di genere, distrutta – almeno così si pensava – da ignoti tra lunedì e martedì sera è stato già risolto. Per fortuna non si tratta di vandalismo ma di una sfortunata manovra di un’auto. A risolverlo è stata la stessa automobilista che si è presentata di sua spontanea volontà al comando della Polizia Municipale per “autodenunciarsi”. Un gesto di senso civico e responsabilità, quello della ragazza, apprezzato dall’amministrazione comunale di Alberto Stefano Giovannetti che aveva già richiesto alla Polizia Municipale di recuperare le immagini delle telecamere di videosorveglianza per capire cosa era realmente accaduto. In effetti lo stato della panchina, quasi accartocciata su stessa, aveva destato molto perplessità. Da una parte l’ipotesi dell’incidente, dall’altra quello dell’atto vandalico a pochi giorni dalla Giornata Internazionale della Violenza di genere. Ipotesi che per alcune ore hanno corso parallelamente. “Per fortuna nessun caso di vandalismo. E’ stato aperto un fascicolo di sinistro stradale per gli atti conseguenti – spiega Andrea Cosci, Assessore alla Polizia Municipale – ed il risarcimento dei danni”.

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