Quattrocentodiciassette volumi, molte prime edizioni e collane enciclopediche, uno sguardo ampio sulla narrativa del Novecento arricchito da appunti, note, dediche. È il primo nucleo del patrimonio letterario che gli eredi di Gino Cesaretti hanno deciso di donare al Centro Internazionale Studi Europei Sirio Giannini (Cisesg). L’Amministrazione comunale sta studiando le modalità per rendere fruibile la donazione a studenti e ricercatori, eventualmente anche attraverso i servizi della Biblioteca comunale. Con altri illustri intellettuali della nostra terra come Mario Pannunzio, Arrigo Benedetti, Manlio Cancogni, Romeo Giovannini, Guglielmo Petroni e Mario Tobino, Gino Cesaretti – scomparso nel 2015 all’età di 98 anni – è stato fra i protagonisti dell’avanguardia letteraria lucchese e del giornalismo italiano a partire dal secondo Dopoguerra.

La donazione è stata suggellata con un incontro fra il sindaco Riccardo Tarabella, la presidente Chiara Tommasi e Isabella Belcari del Cisesg con Paolo Cesaretti, figlio di Gino e autore della donazione con la sorella Cristina. «Essere tra i prescelti dalla famiglia per l’importate funzione di trasmissione di contenuti e di valori che furono patrimonio di Gino Cesaretti è un gesto che ci onora come comunità», ha detto il sindaco Tarabella. «Un gesto che ci carica di responsabilità e al contempo ci rende felici ed orgogliosi», ha aggiunto Chiara Tommasi. «La nostra immensa gratitudine, anche a nome del comitato scientifico del Cisesg diretto da Daniela Marcheschi, a Paolo e Cristina Cesaretti e un sentito ringraziamento al sindaco Tarabella che non solo ci ha sostenuto nell’acquisizione ma che condivide con noi la volontà di rendere fruibile questo importante patrimonio culturale a tutti coloro che vorranno studiarlo. Con l’Amministrazione comunale di Seravezza stiamo vedendo di organizzare l’accesso ai materiali, tutti di grandissimo interesse».

Questa prima parte della donazione (ne seguiranno altre) contiene opere pubblicate a partire dall’Ottocento. Molti testi recano note appuntate di proprio pugno da Cesaretti o dediche di amici, collaboratori ed estimatori. Tra questi ultimi, nomi di prima grandezza della letteratura italiana come Eugenio Montale, Giovanni Arpino, Elio Vittorini, Italo Calvino. Nella sua lunga carriera Gino Cesaretti fu molto attivo in ambito giornalistico, con collaborazioni a Il Mondo, L’Europeo, Il Risorgimento Liberale, Il Giorno. Quattro le sue maggiori opere letterarie – “I pipistrelli”, “Il sole scoppia”, “Il violino del pilota” e “Lucido e buio” – tutte presenti in prima edizione fra i materiali acquisiti dal Cisesg.

Nel 2014, con il contributo della Banca del Monte di Lucca, il Cisesg ha curato la “Bibliografia degli scrittori della Provincia di Lucca – Gli anni di Giannini 1925-1960” (Zona Franca Editore) che ha contribuito a riportare l’attenzione sulla carriera, l’opera e le relazioni di Cesaretti con altri scrittori, non solo lucchesi. «La nostra attività prosegue in questo periodo su molti fronti, sostenuti da un comitato scientifico che ha visto di recente il prestigioso ingresso di Alberto Sinigaglia, presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte, “papà” del Tuttolibri della Stampa e tutt’ora storica firma del quotidiano torinese», conclude Chiara Tommasi. «Il 23 novembre saremo a Lucca come ente sostenitore del terzo seminario internazionale di letteratura e giornalismo organizzato dalla Fondazione Dino Terra. Il nostro impegno resta naturalmente alto anche nel Comitato nazionale per le celebrazioni in onore del letterato Giuseppe Baretti a trecento anni dalla nascita»

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