“Nel primo mandato abbiamo salvato la Provincia dal dissesto, in questo mandato invece possiamo costruire la casa dei sindaci, la nostra casa, quella in cui lasciamo da parte le questioni partitiche e lavoriamo tutti insieme per migliorare la vita dei nostri cittadini”.

Con queste parole il presidente della Provincia Luca Menesini ha iniziato il discorso di giuramento in Consiglio Provinciale per il nuovo mandato.

“Il voto della scorsa domenica – ha aggiunto – mi dice che già nei 4 anni appena trascorsi sono stato il presidente di tutti e, soprattutto, mi chiede di continuare ad esserlo: il fatto che sia stato eletto con voti trasversali, provenienti dal centrosinistra, dal centrodestra e dalle civiche, dice con chiarezza che il bisogno di avere un presidente garante della collegialità e un luogo dove collaborare tutti insieme è un bisogno condiviso e sentito.

La Provincia, oggi, è pronta ad accogliere la sfida e a essere la Provincia dei Sindaci. Ed io sono pronto ad essere al servizio dei miei colleghi, nel rispetto reciproco, nell’interesse esclusivo dei cittadini.

Con noi, avremo finalmente una macchina amministrativa che torna a crescere: sono previste oltre 30 nuove assunzioni a partire dal 2020. Le grandi professionalità interne all’Ente, quindi, avranno ancora più supporto e questo è fondamentale visto che abbiamo un triennale che prevede oltre 200 milioni di euro di investimenti. Vi chiedo, quindi, un atteggiamento collaborativo e vi garantisco la massima disponibilità a condividere soluzioni e progetti. Ci vuole un posto dove i sindaci parlino, si confrontino, decidano di sperimentare strade innovative e nuove: quel posto può essere la Provincia.

Ho intenzione di fare 4 anni dove il confronto fra amministratori sia continuo e costante, dove l’Ente di Palazzo Ducale sia di supporto ai piccoli Comuni e anche ai grandi su temi delicati e in cui ogni sindaco e ogni consigliere comunale si senta libero di chiamarmi per le questioni più varie che riguardano i territori. I cittadini vogliono persone che, con passione e serietà, lavorino per cambiare le cose: la Provincia nei prossimi anni sarà motore di cambiamento, innovazione e bellezza. Buon lavoro a tutti!”

Il presidente Menesini, come prevede la legge, ha provveduto a nominare il suo vice che per questo secondo mandato sarà ancora il sindaco di Stazzema Maurizio Verona, già vicepresidente dell’ente di Palazzo Ducale negli ultimi due anni dopo il rinnovo del consiglio del 17 dicembre 2017.

La seduta a Palazzo Ducale è comunque iniziata con l’esame della condizione degli eletti e la convalida dei 12 Consiglieri che sono entrati nel nuovo Consiglio provinciale che rimarrà in carica 2 anni.

In base ai risultati delle preferenze espresse nelle elezioni di domenica 15 dicembre alla lista “Provincia Civica e Democratica con Menesini” sono stati assegnati 7 seggi (maggioranza), mentre alla lista “Alternativa Civica Centrodestra” vanno 5 seggi (opposizione).

Sui banchi della maggioranza, quindi, hanno preso posto Patrizio Andreuccetti, Andrea Bonfanti, Andrea Carrari, Sara D’Ambrosio, Maria Teresa Leone, Iacopo Menchetti e Maurizio Verona.

Sul lato opposto dell’emiciclo, invece, siedono i consiglieri di opposizione Ilaria Benigni, Serena Borselli, Riccardo Giannoni, Matteo Marcucci e Mirco Masini.

In merito alla minoranza è stata annunciata la costituzione del gruppo della “Lega” di cui fanno parte Ilaria Benigni e Mirco Masini.

Nel corso della seduta è stato illustrato e successivamente approvato con i voti compatti della maggioranza (l’opposizione si è astenuta) il P.R.O. Piano di Riassetto organizzativo, che è uno strumento di programmazione dell’ente diventato adempimento obbligatorio per le Province e propedeutico sia per aggiornare periodicamente l’organizzazione del lavoro dell’ente, sia in vista delle nuove assunzioni di personale nel 2020 e nel 2021 attraverso la stabilizzazione di alcuni lavoratori precari e l’indizione di nuovi concorsi pubblici.

Il P.r.o, quindi, fa il punto sull’attuale ruolo della Provincia tracciando il percorso avvenuto con la trasformazione della legge Delrio e sulle prospettive di rilancio organizzativo e funzionale. In sostanza una sorta di road map per il rilancio dell’ente attraverso una rifunzionalizzazione dei servizi per dare maggiore efficienza al lavoro svolto dagli uffici, rafforzando il ruolo della Provincia soprattutto nelle funzioni fondamentali assegnate (viabilità ed edilizia scolastica in primis) ma anche fare chiarezza in ordine alle materie sia oggetto di delega (TPL) sia alla provincia delegate (controlli su caccia e pesca) nonché alle competenze riassegnate (ambiente) e alle modalità del loro svolgimento in un aperto confronto con la Regione Toscana.

Sempre nel PRO sono indicati anche gli ambiti su cui la Provincia ritiene di attivare un confronto coi Comuni del territorio in relazione alle possibili necessità che gli stessi potranno rappresentare all’ente provinciale: si va dalla Stazione Unica Appaltante alla possibilità di organizzare concorsi, procedure selettive, formazione del personale; dalla valorizzazione del patrimonio immobiliare alla digitalizzazione dei processi e dei servizi; dalla comunicazione alla progettazione di opere pubbliche. Ma anche per l’accesso e la gestione dei fondi e contributi regionali, statali, europei, privati, alla produzione di analisi demografiche, sociali ed economiche fino al coordinamento delle azioni sul diritto allo studio.

In merito alle nuove assunzioni la Provincia conta di perfezionare entro la fine del 2019 le procedure di mobilità annunciate a suo tempo e alcune stabilizzazioni: si tratta di 7 figure professionali: 3 amministrativi categoria D, 1 amministrativo C, 1 tecnico di categoria D, 1 tecnico di categoria C, 1 addetto stampa categoria C.

Nel 2020, invece, sono previsti concorsi pubblici per 1 tecnico categoria C; 2 figure Polizia provinciale categoria D; 1 figura di Polizia provinciale categoria C; 1 tecnico categoria D tramite procedura concorsuale riservata; 5 amministrativi cat. C sempre con procedura concorsuale riservata; 1 Dirigente amministrativo (tramite mobilità volontaria); infine 1 tecnico e 1 amministrativo cat. D tramite assegnazione temporanea ex art.30 comma 2 – sexies (comando).

Nel 2021 saranno banditi concorsi pubblici per 1 tecnico categoria C; 1 per la Polizia provinciale cat. C e 1 per figura funzionario-tecnico categoria D.

In totale, quindi, si tratta di 36 nuovi dipendenti che si affiancheranno in poco più di due anni che integreranno l’attuale pianta organica di Palazzo Ducale costituita da 191 dipendenti di cui 4 dirigenti a cui si aggiunge il Segretario Generale. Tre dipendenti andranno in pensione alla fine di quest’anno.

(Visitato 100 volte, 1 visite oggi)

Dl fisco, Mallegni indossa manette in Senato: “le misero a me”

“Trump è un pericolo”