“Omissione di lavori in edifici o costruzioni che minacciano rovina“.

“Finalmente anche la magistratura si occupa di un problema che come Rifondazione Comunista denunciamo da anni, ovvero quello della sicurezza della bretella Lucca-Viareggio”

Il commento dopo la notizia dell’indagine arriva da Nicolò Martinelli, segretario di Rifondazione Comunista:

“È sconcertante apprendere che secondo la procura di Lucca dal 2013 ad oggi vi sarebbe stata l’omissione dei lavori sui piloni del viadotto Montramito, che configurerebbe il reato di cui all’art. 677 del codice penale.
Come sempre accade in Italia dobbiamo aspettare le tragedie come quella del Ponte Morandi a Genova affinché si scoperchi il vaso di Pandora di una illegalità diffusa nei vertici delle aziende privatizzate come le autostrade, che a dispetto della propaganda hanno prodotto in questi anni solo maggiori profitti per i soliti “amici degli amici”, costi esorbitanti per i cittadini (ricordiamo che il tratto di autostrada Lucca-Viareggio detiene il record per essere il più caro in italia) e un clamoroso peggioramento degli standard di sicurezza.
Oltre ad essere direttamente preoccupati dal fatto di aver svolto in questi anni numerose feste del nostro partito proprio sotto il viadotto incriminato, chiediamo che a questo punto ciascuno degli enti coinvolti si assuma la propria responsabilità: il governo proceda con il declassamento della bretella Lucca-Viareggio da autostrada a strada extraurbana, così come richiesto all’unanimità anche dal consiglio comunale di Massarosa, e tenga fede alla promessa fatta all’indomani della tragedia del Ponte Morandi di nazionalizzare le autostrade.
Chiediamo inoltre, per questioni di opportunità politica, le immediate dimissioni del presidente di SALT, Fabrizio Larini, che oltre ad essere un noto esponente politico della peggiore destra, quella che difende i privati anche quando con ogni evidenza falliscono nella gestione dell’interesse pubblico (e come potrebbe essere altrimenti?) non può con ogni evidenza continuare a godere della fiducia del territorio.
Non possono esserci ombre sull’operato di un ente i cui dirigenti sono profumatamente pagati per assicurare la sicurezza dei cittadini, e riteniamo grave che gli attuali segretari di federazione di Partito Democratico e Articolo 1, che sono stati in tutti questi anni membri del c.d.a. della SALT, non abbiano esercitato le proprie funzioni di controllo nei confronti della presidenza su fatti così gravi”.

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ultimo aggiornamento: 09-01-2020


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