“Nel nostro paese (come anche in Europa) è in corso uno scontro durissimo. Da una parte una destra sovranista con le sue autarchiche, autoritarie e claustrofobiche proposte (poi in gran parte parole tanto altisonanti quanto vuote); dall’altra i tanti che sentono il bisogno di nuova partecipazione, di un governo che sappia confrontarsi con i cambiamenti in corso e di fatti concreti. Bisogno di un progetto in grado cioè di riaccendere nell’animo dei più una nuova fiducia nel futuro, per quanto difficile possa oggi apparire. Un bisogno diffuso e reale, ma che ancora – mi sembra di poter dire – sia in cerca d’autore”.

Lo scrive in una nota la senatrice Pd Manuela Granaiola:

“Viareggio, purtroppo, non è avulsa da ciò che è avvenuto e sta avvenendo nel mondo; risente delle difficoltà economiche così come di quelle politiche. Tuttavia oggi Viareggio sta finalmente uscendo dal quel default che ha drammaticamente chiuso un’intera epoca della sua vita amministrativa: anni segnati da una pesante decadenza. Pur nei limiti del possibile, la città ha cominciato a risvegliarsi, ad avere cura di se e della propria immagine; sta tornando ad avere un ruolo e – indiscutibilmente – un nuovo appeal. Ora si potrebbe veramente iniziare a pensare a come costruire un futuro nuovo, in grado cioè di affrontare a testa alta le tante sfide che ancora ci attendono.

In città si è avviata la discussione per le prossime elezioni amministrative e leggendo la cronaca, con preoccupazione, rivedo i segnali di quella frantumazione politica che caratterizza il mondo politico nazionale ed in particolare quello del centro-sinistra. Tuttavia a Viareggio credo sarebbe incomprensibile se il variegato mondo del centro sinistra (superati egoismi, stratificati risentimenti e personalismi) non riuscisse a convergere per sostenere un sindaco in carica portatore di un percorso amministrativo che nell’insieme si è dimostrato virtuoso; un sindaco forse un po’ decisionista e ruvido, ma sicuramente competente, coraggioso, che ha prodotto risanamento e risultati concreti. Se non si giungesse a questa sintesi (contribuendo ognuno secondo le proprie responsabilità) credo che risulterebbe molto, molto difficile spiegare bene ai propri elettori le ragioni di una scelta che probabilmente moltiplicherebbe di tanto il rischio di cedere il governo della città a quella destra sovranista per sconfiggere la quale si invoca continuamente impegno ed unità”.

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ultimo aggiornamento: 13-01-2020


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