«Ribadisco il sostegno del Comune di Seravezza al Progetto Comunità Aperta, soprattutto per la parte di attività svolta in ambito sociale. Attendiamo da novembre di essere convocati al tavolo con l’Asl e con gli altri Comuni per prendere visione dei numeri del servizio, comprenderne le necessità tecnico-finanziarie e per fare di conseguenza, in concreto, la nostra parte. Fino ad oggi abbiamo atteso inutilmente ed oggi leggiamo con dispiacere che il servizio sta per interrompersi. Mi auguro che l’incontro annunciato per il 20 gennaio sia risolutivo e rimetta la macchina in carreggiata. Reputiamo l’attività necessaria per l’intera Versilia Storica.Per noi deve proseguire». Con queste parole l’assessore al sociale Orietta Guidugli interviene dopo l’annunciato stop del servizio anti-dipendenze gestito da Progetto Comunità Aperta nella sede di Pietrasanta.

«Già nell’incontro dello scorso novembre ebbi modo di dire che Seravezza avrebbe sostenuto economicamente il Progetto Comunità Aperta», aggiunge Guidugli. «E nell’occasione feci una precisazione che oggi ritengo utile ribadire: degli aspetti sanitari delle dipendenze, anche a livello di costi, è giusto e necessario che ad occuparsene sia l’Asl. I Comuni sostengano invece la parte più strettamente sociale, come ad esempio il servizio di supporto psicologico. Seravezza è pronta a farlo. Vogliamo naturalmente capire come si struttura il servizio e quali sono le effettive necessità. Colgo l’occasione per auspicare da parte dell’Asl un maggior coinvolgimento dei Comuni della Versilia nel processo decisionale e nella condivisione di tematiche importanti come questa. Proprio ieri ho inviato in tal senso una nota ufficiale all’Asl».

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