Non si è fatta attendere la risposta di Civica Massarosa sulla vicenda dele Ricorso al TAR che ha visto la sisnistra scofitta:
“Non comprendiamo proprio il modo di agire di una sinistra che cerca di spostare l’attenzione dall’ennesima figuraccia.
In questi mesi hanno pompato e pubblicizzato in ogni sede il ricorso al TAR che, a dir loro, avrebbe distrutto le tesi autolesioniste del Sindaco e della Giunta e la volontà politica di creare un “dissesto strategico” Il TAR si è espresso, vi ha dato torto e non c’è nient’altro da aggiungere”.

Invece ora si minimizza la decisione del tribunale– continua Civica: “lo sapevamo”, “il tar non entra nel merito” e tante altre fandonie per raccontare una verità distorta a sostegno di un’azione pretestuosa per ingessare l’azione amministrativa e far dedicare risorse umane ed economiche per sostenere il giusto operato dell’amministrazione.

Vogliono spingerci a parlare di tutt’altro nascondendo il succo della situazione.

Potete dire ciò che volete – continua Civica Massarosa, il dissesto c’è e il TAR ha confermato la correttezza delle azioni:
“Nell’ambito di detta situazione contabile è evidente come il Consiglio Comunale non potesse essere che obbligato a dichiarare il dissesto, senza che sussistesse alcun ambito discrezionale per il reitero di precedenti procedure che pure erano risultate inefficaci”.

Solo falsità per difendere un’azione amministrativa Fallimentare

Troviamo incredibile come PD e Sinistra comune dicano una serie infinita di falsità, mezze verità per giustificare l’ingiustificabile e quando dall’altra parte si cerca di argomentare, si proceda con attacchi verbali e attraverso i social media da parte degli ex amministratori e dei loro fan che non hanno precedenti.

Appellano i comunicati della maggioranza come infami, termine veramente fuori luogo, che può uscire solamente dalla bocca di coloro che hanno perso il lume della ragione e sono accecati dall’odio personale.

I cittadini li avete tirati in ballo voi usandoli, non cercate di rovesciare la frittata

Vogliono addirittura insinuare che sia la maggioranza a tirare in ballo i firmatari del ricorso, dimenticando che senza ragione si sono voluti nascondere dietro i cittadini per una loro azione a tratti diffamatoria e dall’esito scontato.

Ora il TAR li ha correttamente pubblicati esponendoli alle critiche degli altri cittadini e alle eventuali azioni di tutela che l’amministrazione e i partiti di maggiorana potrebbe mettere in campo.
Il ricorso non è stato altro che un manifesto politico dove vi sono scritte parole molto forti che potrebbero essere soggette ad azioni legali.
Ma la sinistra ha preso degli ostaggi e se dessimo corso alle azioni per tutelarci nelle sedi opportune, la querela colpirebbe tutti i cittadini firmatari e al momento questo ci ha fermato.

Tra i firmatari cittadini ignari

Sappiamo per certo che alcuni cittadini non erano consapevoli di firmare una costituzione in giudizio, che non hanno dato nessun mandato all’avvocato Altavilla per fare causa all’Amministrazione e che addirittura non lo conoscono.
Procedere verso di loro in sede civile e penale è per noi inconcepibile. Questo la sinistra lo sa ed è per questo che li ha usati come scudo. Chiediamo loro di finirla di fare attacchi falsi e strumentali perché finireste per non lasciarci alternativa.
Voi, avete sempre dichiarato di voler difendere il vostro buon nome e non vedo come la stessa cosa non debba volerla anche la nostra parte.

Un dissesto evidente nascosto per anni

La presa d’atto del dissesto Massarosa è stata una delle decisioni più difficili e sofferte che abbiamo dovuto prendere, ma era l’unica strada per evitare danni ancor più grandi.

Dal mese di luglio quando la dirigente del settore economico ha dichiarato la non persistenza degli equilibri di bilancio, cioè che non saremmo riusciti a pagare le spese certe del Comune con le entrate previste nel bilancio di previsione, Gli uffici comunali le forze di maggioranza, il collegio ei revisori dei conti hanno cercato in ogni modo di trovare una soluzione perché i conti del Comune di Massarosa potessero stare in piedi.

La nuova amministrazione aveva solo 90 giorni per fare una revisione completa dei conti e dare soluzioni percorribili per evitare “il Fallimento”.
È stato scelto un dirigente economico che avesse già fatto piani di riequilibrio, è stato addirittura richiesto l’aiuto di una società specializzata in revisione contabile e piani di rientro per la pubblica amministrazione per poter far si che questa situazione di dissesto potesse essere evitata.
Il tutto nell’interesse della cittadinanza.

Non vi erano altre soluzioni che accettare la sconfitta, una sconfitta di tutti e prendere atto del dissesto per la grave situazione economica nella quale era stato portato il nostro comune e la presa d’atto di tale sconfitta è stata il punto più basso della storia del comune di Massarosa proprio l’anno dei suoi 150 anni dalla nascita.

IL TAR è entrato anche nel merito degli atti presentati

Il TAR non sono ha riconosciuto il corretto comportamento dell’amministrazione dal punto di vista formale, ma è entrato anche nella sostanza studiando le carte inviate dalle due Dirigenti e dal collegio dei Revisori dei Conti che come tutti sanno è un soggetto terzo nominato dalla Prefettura.

“Si consideri – scrive il TAR – come proprio dalla relazione del Collegio dei Revisori si disuma che l’ente non è riuscito a ripianare il disavanzo ordinario generato dalla gestione a partire dall’anno 2014” 

Si passa come sempre all’attacco personale

Non sapendo più a cosa aggrapparsi, coloro che hanno causato il dissesto, cercano di spostare l’attenzione attaccando ancora una volta i lavoratori e i professionisti che hanno sostenuto l’operato dell’amministrazione: “il comune ha rinunciato ad utilizzare il suo avvocato interno – scrivono gli ex amministratori – ed ha impegnato oltre 11000 euro, soldi che pagheranno tutti i cittadini, per prenderne uno all’esterno”.

La prima cosa che ci sentiamo di dire è che se non aveste fatto un ricorso INFONDATO e aggiungeremmo anche pretestuoso, i cittadini di Massarosa non avrebbero dovuto spendere 11.000 euro che potevano essere dedicati a cose più necessarie.

Se entriamo nel merito, una causa così delicata, da preparare in pochi giorni aveva la necessità di utilizzare professionisti che insieme all’avvocato interno, potessero tutelare al meglio l’Ente e i cittadini. Lo abbiamo fatto!

Abbiamo grande rispetto per tutti i professionisti che lavorano e hanno lavorato per l’Ente, e ricordiamo a Del Soldato e co. che l’avvocato interno all’Ente è stato in servizio anche durante tutti i 10 anni della loro amministrazione, e nonostante ciò, hanno usato professionisti esterni per centinaia di migliaia di euro; quindi fossi in loro eviterei questo terreno scivoloso.

Hanno addirittura basato anche la paradossale vicenda delle tombe perpetue su un parere esterno pagato 4000 euro e il risultato finale è agli atti: Una sconfitta bruciante contro i cittadini e l’aumento del buco di oltre 1,7 milioni.

La sentenza del TAR è inequivocabile e ha respinto il ricorso per infondatezza, non c è altro d aggiungere.  Parliamo di questo!

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