Nel corso dei lavori, conclusi da poco, sono stati rispettati i vincoli paesaggistici e ambientali con interventi mirati per eliminare solo le piante infestanti. Gli operatori hanno lavorato dalle barche, salvaguardando le specie pregiate e eliminando rifiuti abbandonati. “Abbiamo investito 70.000 euro per la sicurezza e l’ambiente nell’interesse di tutti”

Marina di Pietrasanta – Hanno lavorato dalle barche gli operai della ditta incaricata dal Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord, per pulire tutto il corso d’acqua del Fiumetto, da via XX settembre a Forte dei Marmi fino alla foce. Gli interventi, necessari per garantire il funzionamento idraulico del canale, vengono fatti durante l’inverno quando la vegetazione ha raggiunto il massimo sviluppo dopo l’estate e anche per non interferire con la riproduzione degli animali nidificanti che in questo periodo non è attiva.

“I lavori si sono svolti secondo un metodo particolarmente accurato, in pieno rispetto dei vincoli paesaggistici e ambientali che insistono su questo corso d’acqua – assicura il presidente del Consorzio Ismaele Ridolfi – e grazie alla collaborazione con le associazioni ambientali della Versilia è stato possibile salvaguardare una specie vegetale rarissima, che è presente nel parco della Versiliana: la Periploca maggiore.”

E’ notizia recente l’individuazione della Periploca maggiore nel parco della Versiliana da parte dei volontari di Legambiente. Una vera scoperta in campo naturalistico, perché questa pianta è specie rara e trovarla viva e attiva nel parco di D’Annunzio è certamente un vanto, ed è quindi un obbligo cercare di preservarla. In tutta Italia, questa scenografica liana, è segnalata solo in Puglia, Calabria e Toscana.
Durante le fasi di programmazione degli interventi di manutenzione sul fosso Fiumetto che il Consorzio effettua ogni anno, vengono fatti tutti i sopralluoghi necessari per individuare, tratto per tratto, le piante infestanti e quelle da mantenere. Lungo le sponde del canale ogni specie viene censita e i tecnici valutano la situazione. La crescita della vegetazione infatti ha un comprovato riflesso sul deflusso dell’acqua e quindi sulla sicurezza idraulica del canale, ma il Consorzio tiene anche conto dell’impatto che i rovi, le edere, le canne e le piante aliene hanno sulla vegetazione pregiata e, in generale, sull’intero habitat della Versiliana, in cui vivono numerose specie animali. Gli interventi sono manuali e mirati: via i rovi e le canne che soffocano le specie pregiate per mantenere in vita gli iris di palude che in primavera punteggiano di un giallo intenso le sponde del canale in primavera. Macchie di colore, arbusti mediterranei, pungitopo e agrifogli che si specchiano affacciandosi nel canale come nei celebri quadri di Carlo Carrà. E proprio quegli stessi scorci, fermati nel tempo dalle pennellate del Maestro, vengono rispettati e mantenuti anche oggi grazie all’opera di operatori preparati a intervenire con particolare attenzione.

“L’intervento umano in ambiente naturale è sempre delicatissimo e il Consorzio mette tutte le attenzioni perché gli ambienti fluviali siano sicuri e gli habitat mantengano un forte carattere di naturalità – conclude Ridolfi”.

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