Così il sindaco Alberto Coluccini in una nota stampa informa sulla situazione riguardante la scuola di Quiesa.
In questi mesi – dice il primo cittadino – l’amministrazione comunale si è mossa molto e in silenzio in relazione alla difficoltosa situazione per la riapertura della Scuola di Quiesa.
Molto si è detto anche con attacchi strumentali contro chi si è trovato ad affrontare la chiusura per inagibilità di una scuola e le difficoltà a reperire i fondi propri per coprire le quote di cofinanziamento.
Una situazione completamente stravolta
La situazione è davvero complessa, la nostra volontà è senza dubbio quella di riaprire la scuola e ce la stiamo mettendo tutta, ma quello che qualcuno strumentalizza è il fatto che questa amministrazione non ha più la libertà di agire e soprattutto le condizioni originarie sono completamente stravolte:
A maggio – spiega il Sindaco – eravamo di fronte ad una situazione ordinaria: Lavori da fare con finanziamenti assegnati.
A Giugno, su comunicazione al Genio Civile la scuola è stata dichiarata inagibile e non si tratta più di lavori di miglioramento sismico, ma di una vera e propria ristrutturazione.
Nel mese di Luglio oltre alle problematiche tecniche si sono aggiunte quelle finanziarie per la verifica della non persistenza degli equilibri di bilancio con un ammanco di 1,5 milioni di euro sul bilancio annuale 2019
Nel mese di Novembre, con la dichiarazione di dissesto la situazione si è ulteriormente complicata. Ora dovremo aspettare di concordare con l’OSL gli interventi possibili.
Finanziamenti per i lavori
Dagli incontri e comunicazioni fra Comune Regione e Fondazione di questo ultimo mese è stabilito che:
- I progetti sono 2 distinti, da due enti diversi e per lavori di diversa natura con fondi vincolati;
- Il Comune deve impegnare, liquidare e rendicontare un totale di 1.050.000 euro per ottenere 760 mila euro di cofinanziamento.
- La quota che l’Ente deve cofinanziare con risorse proprie è di euro 290.000: 200.000 per la fondazione e 90.000 per la Regione.
Entrando nel dettaglio l’Amministrazione fa sapere:
Il finanziamento della Fondazione per l’adeguamento sismico
In merito ai fondi per il miglioramento sismico della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, dopo corrispondenza, comunicazioni e seguente incontro con la presidenza in merito al finanziamento per l’adeguamento sismico la fondazione ci fa sapere che:
La quota di cofinanziamento è di euro 200.000 per ottenere 400.000 euro di contributo (non ZERO o 100 mila come qualcuno diceva). La cifra è stata inserita nel piano finanziario inviato.
I 200 mila euro di cofinanziamento devono essere destinati obbligatoriamente al progetto per il quale l’amministrazione ha richiesto il contributo: adeguamento sismico (non ad altri)
Questo è emerso anche nella mail della Fondazione al segretario del PD, resa pubblica sui social:
“Pertanto, qualora l’amministrazione comunale abbia ottenuto altre risorse per il progetto beneficiario di un contributo da parte della fondazione, queste possono sicuramente essere comprese nel cofinanziamento”.
Conferma quindi che accetterà qualsiasi fonte di cofinanziamento anche se non inserita nella documentazione con la quale abbiamo avuto accesso al finanziamento.
Ricapitolando: Concederà 400 mila euro in 3 anni se rendicontiamo fatture pagate per 600 mila di lavori.
Il finanziamento della Regione per l’efficientamento energetico
Per quanto riguarda la Regione Toscana si è tenuto un incontro tecnico dopo corrispondenza tra gli Enti alla presenza dei due ingegneri comunali, del Sindaco e del Capogruppo regionale Elisa Montemagni e la posizione ufficiale è la seguente:
Per accordare un contributo di 360 mila euro, il Comune di Massarosa deve rendicontare 450 mila euro di fatture liquidate destinate al progetto di efficientamento energetico (non ad altri).
Il progetto deve essere quello presentato alla regione in quanto i fondi sono vincolati ad una rendicontazione europea. È stato accertato che la legge e la tipologia di finanziamento non consente di utilizzare le stesse fatture in due progetti distinti.
La Regione NON CONSENTE di mettere i soldi – che sono vincolati – su altro finanziamento (quello della Fondazione, per intenderci) e deve essere unicamente per quello presentato sull’efficientamento energetico.
Altre criticità rilevate dai tecnici della Regione:
- La scuola è al momento chiusa per inagibilità e quindi nutrono perplessità sull’attuazione dei lavori di efficientamento energetico prima di una “ristrutturazione” della scuola;
- La seconda, di carattere generale è che il comune è in dissesto e quindi ci chiedono una certificazione dove dichiariamo che noi possiamo impegnare e liquidare la cifra di 450 mila euro da rendicontare alla Regione.
- La delibera 32 del 9 aprile tanto citata, non trova riscontro negli atti di Fondazione e Regione e risulta quindi essere un atto unilaterale del comune non concordato con gli enti concedenti il finanziamento.
La progettazione
In merito alla progettazione, le procedure di assegnazione della progettazione stanno andando avanti.