Parziale passo indietro del capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, sulla fine del lockdown. Dopo aver dichiarato a Radio Anch’io che passeremo chiusi in casa anche il Primo Maggio, dopo Pasqua e Pasquetta,  spiegando che “non passerà questa situazione per quella data. Dovremo stare in casa per molte settimane” e ribadendo la necessità di avere “comportamenti rigorosissimi”, ha sostenuto con l’ANSA che “l’orizzonte temporale resta quello del 13 aprile come annunciato dal presidente del consiglio. Ogni decisione sulle misure restrittive e sull’eventuale ‘fase 2’ spetterà dunque al governo che, come sempre, si avvarrà delle indicazioni del comitato tecnico-scientifico. Nell’intervista – sostiene Borrelli – ho chiaramente detto di non voler dare date e ho ribadito ancora una volta che l’inizio della nuova fase dipenderà dai dati e dall’analisi degli scienziati”.

Il governo “ha garantito alle Regioni le risorse per i dispositivi di protezione individuale e per quelli necessari al superamento dell’emergenza” ha aggiunto Borrelli

“Si confermano i dati di rallentamento del contagio e si sta valutando il modo in cui dovranno essere utilizzate le mascherine nella fase 2 del contenimento”. A dirlo il presidente dell’ISS, Silvio Brusaferro. Le decisioni dipenderanno dalle informazioni relative alle via di trasmissione e dalla situazione relativa alla circolazione del virus nella popolazione. In qualche modo abbiamo iniziato la discesa. È progressivamente un calo. Questo è un passaggio estremamente importante. Ma la curva non è detto che scenda per forza. Se non siamo efficaci nel mantenere il distanziamento, quella discesa si interrompe e si crea una valle per poi ricrescere. La curva decresce e i nuovi infetti decrescono. Le misure stanno funzionando, vanno mantenute. Se non si controlla bene la curva discendente poi riparte rapidamente”.

“Non c’è nessuna zona del Paese dove non circoli”, ha detto Brusaferro sottolineando l’alta circolazione di Covid-19 in alcune zone. Da qui il messaggio di tenere “molto elevata la soglia delle raccomandazioni e delle restrizioni adottate. Non ci sono al momento evidenze che il nuovo coronavirus circoli nell’aria. Questa via era nota in determinati contesti, come quelli sanitari, ma al momento la letteratura scientifica indica che le principali vie diffusione del virus sono quelle per droplet e per contatto. Viene confermato il fatto che le donne tra i deceduti sono il 30% e comunque mantengono un’età media più alta che rappresenta anche un dato obiettivo nella popolazione. Però il numero di patologie rimane lo stesso e la differenza “è elemento che necessita di approfondimento scientifico. Per l’uso dei tamponi arriva una nuova circolare del ministero della Salute: serve intercettare i casi sul territorio. Le aziende italiane autorizzate a produrre le mascherine chirurgiche con una capacità di filtraggio in linea con quanto prevedono gli standard sono 50, mentre soltanto un’azienda al momento è stata autorizzata anche alla commercializzazione”.

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ultimo aggiornamento: 03-04-2020


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