Riccardo Zucconi, deputato di Fratelli d’Italia, ha presentato un’interrogazione al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali.

“Premesso che:

A seguito dell’emergenza determinata dal coronavirus, si sono rese necessarie misure straordinarie di sostegno ai lavoratori e ai professionisti;

Il Decreto Legge 17 marzo 2020, n.18 ha introdotto la possibilità per alcuni lavoratori titolari di partita iva di poter accedere ad una indennità di 600 euro per il mese di marzo 2020 al fine di ovviare alle necessità impellenti;

Quanto appena descritto doveva avvenire mediante una procedura sul sito internet dell’INPS a partire dal 1 aprile 2020, ma sin dall’inizio, a causa dell’eccessivo afflusso e della limitata potenza digitale del portale, migliaia sono state le persone che hanno riscontrato enormi problemi non riuscendo a portare a termine l’istanza suddetta;

Oltre al problema precedentemente esposto, si è riscontrata anche una gravissima falla di sicurezza sul sito dell’INPS: numerosissimi sono stati i casi in cui i dati personali degli utenti sono stati esposti pubblicamente e sono stati accessibili da chiunque entrasse nella pagina ufficiale del portale. Il livello di gravità della violazione della privacy è evidenziato dal fatto che in molti casi tra i dati consultabili c’era di tutto: nome, cognome, codice fiscale, indirizzo di casa, comune di residenza e numero di telefono o cellulare.

Pasquale Tridico, Presidente dell’INPS, ha affermato in più occasioni che la problematica attinente la falla sui dati sensibili probabilmente sia stato il frutto di un’azione di hackeraggio, nonostante il Ministro Catalfo durante un’intervista ad una importante trasmissione radiofonica nazionale, abbia dichiarato che nei giorni antecedenti l’apertura del servizio, il portale fosse stato potenziato digitalmente e pertanto messo in sicurezza;

Lo stesso capo del Garante della Privacy, Antonello Soro, ha definito questo “data breach”, come un episodio grave e decisamente preoccupante per i risvolti imprevedibili che potrebbe avere per la privacy degli utenti -:

 

Se il ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa;

Quali iniziative, per quanto di competenza, ha adottato a riguardo e con quali oneri di spesa e quali azioni, invece, intende adottare nel futuro per garantire una reale tutela dei dati personali dei cittadini italiani affinché tali episodi non si verifichino più in futuro”. 

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ultimo aggiornamento: 05-04-2020


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