Una grande emozione per tutto il personale della Centrale Operativa 118 “Alta Toscana”, oltre che per gli operatori che sono intervenuti sul posto, soprattutto in questo momento di emergenza Coronavirus.

Il parto in casa avvenuto ieri a Pozzi in Versilia è stato un raggio di sole ed un messaggio di speranza per il futuro, in questo momento complesso da molti punti di vista.

“La richiesta di soccorso – spiega il direttore della Centrale Operativa “Alta Toscana” Andrea Nicolini – era per una donna con forti dolori addominali. L’infermiera della Centrale si è resa subito conto, dall’intervista telefonica, che qualcosa non andava e, mentre l’operatore tecnico di centrale inviava sull’obiettivo automedica e ambulanza, ha deciso di approfondire. Poco è bastato per capire cosa stava accadendo e sempre dalla Centrale si è iniziato a guidare telefonicamente il marito nell’assistenza al parto: il nostro personale è rimasto collegato ed ha dato istruzioni fino alla nascita del bimbo e all’arrivo dei mezzi di soccorso”.

Il resto è storia nota, con il personale dell’ambulanza della Croce Bianca di Querceta e dell’automedica nord che ha proseguito in maniera adeguata l’assistenza alla mamma ed al neonato, entrambi poi trasportati all’ospedale Versilia, dove sono stati presi in carico dagli operatori dell’area materno-infantile e stanno bene.

Una bella storia che unisce in un unico abbraccio virtuale una famiglia versiliese, gli operatori Asl ed i volontari della pubblica assistenza.

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ultimo aggiornamento: 08-04-2020


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