“Esiste un principio basilare che deve ispirare le azioni di un amministratore, anzitutto nell’universo della scuola: la virtù. Quando si sfiora questo mondo riecheggiano le parole di Malala Yousafzai, attivista pakistana “un bambino, un’ insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo”. Ora, se ripassiamo Vigotskij, il significato di un termine non è che “una pietra nell’edificio del senso”.
Lo scrive alla nostra redazione Marco Giannini:
“La parola “scuola” perciò non desta in tutti medesime emozioni, azioni. Non credo di sbagliarmi se penso che i politici siano tendenzialmente guidati, più dalla tutela delle proprie apparenze che dalla concretezza e dall’interesse collettivo. Da molto tempo insegnanti e famiglie chiedono migliori dotazioni nelle scuole, pena l’abbandono di aule tecniche (ad esempio se mancano sedie), e spazi in generale che sono risorse a tutti gli effetti. Penso che i politici, se proprio vogliono telefonare alle scuole, debbano farlo per questo non per altro, per virtù.
 
Un bambino, un insegnante, una penna possono cambiare il mondo”.
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