Sta per iniziare la “Fase 2”, che ci porterà qualche allentamento delle misure introdotte per contenere l’epidemia COVID-19, ma lascia ancora in vigore la maggior parte delle restrizioni introdotte quasi 2 mesi fa. Ci sono tante necessità che non sono esplicitamente menzionate nei vari decreti, come ad esempio i traslochi in quarantena. Cosa si può fare in questo momento e cosa no?  Selectra, l’azienda che aiuta milioni di italiani a gestire i contratti delle loro utenze di casa, chiarisce la situazione con i traslochi ai tempi del Coronavirus

Cercare una nuova abitazione? Si, ma le visite sono tutte virtuali 

Gli uffici delle agenzie immobiliari sono chiuse al pubblico, ma possono continuare a lavorare in smart working, inviando foto e video delle case ai clienti potenzialmente interessati. Non è consentito visitare gli appartamenti, ma si possono organizzare videochiamate con l’utilizzo di varie piattaforme e app.

 

I lavori di ristrutturazione? Si, dal 4 maggio 

il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sulla “Fase 2” del 26 aprile da via libera alla riapertura delle costruzioni e dei cantieri privati a partire dal 4 maggio. Questo provvedimento permetterà a chi stava pianificando un trasloco di ultimare i lavori in casa e di trasferirsi nella nuova abitazione. 

 

Cambiare casa durante la quarantena? Si, ma solo in caso di “estrema urgenza” 

Le norme vigenti vietano tutti gli spostamenti che non siano giustificati da motivi di lavoro, salute, una estrema necessità comprovata o, in fase 2, anche di attività motoria svolta in rispetto delle norme di distanziamento sociale. Il trasloco può essere considerato una estrema necessità? Non c’è un riferimento specifico a questo tipo di attività in nessun documento ufficiale, dunque dobbiamo farci guidare dal buon senso ed effettuare il trasloco solo se non abbiamo trovato altre soluzioni. Potrebbe trattarsi di un trasloco reso necessario per motivi di salute, un’attività di compravendita con data antecedente rispetto alle misure restrittive del governo oppure di un contratto di locazione scaduto in particolare se la disdetta è stata inviata prima dell’inizio della quarantena. 

Le attività di trasporto sono consentite (codice Ateco 49 –  trasporto terrestre e trasporto mediante condotte, 50 – trasporto marittimo e per vie d’acqua; 51 – trasporto aereo e 52 magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti)  e tante ditte che effettuano i traslochi continuano ad effettuarli, con le precauzioni dovute al momento davvero particolare che stiamo tutti vivendo. In ogni caso è necessario preparare tutti i documenti, compresa l’autocertificazione, per un eventuale controllo da parte delle autorità. 

 

E il trasloco delle utenze? Nessuna restrizione!  

La luce e il gas sono considerati beni essenziali e quindi tutti i servizi sono garantiti. Non c’è nessuna restrizione concernente la possibilità di effettuare le operazioni con le proprie utenze, ma le attività che richiedono l’intervento fisico di un tecnico, come l’allacciamento (se il contatore non è mai stato presente e viene installato per la prima volta) potrebbero richiedere più giorni rispetto alle tempistiche standard. Le operazioni gestite da remoto invece, rese possibili dalla diffusione di contatori telegestiti, come la prima attivazione (se il contatore è presente ma non è mai stato attivato), il subentro (se il contatore è attualmente spento, ma era presente e attivo nel passato) o la voltura (se il contatore è presente ed attivo e si vuole solo cambiare l’intestatario delle bollette) non subiscono nessuna variazione e verranno eseguite rispettando le tempistiche standard. 

 

Gli interventi tecnici a domicilio? Solo per la risoluzione dei guasti 

Posso far venire il tecnico? Solo se c’è un’emergenza o un’attività causata da necessità comprovate. Se si tratta di un controllo o un intervento di routine, tali operazioni sono sospese per contenere il rischio del contagio. 

 

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coronavirus fase 2 selectra traslochi

ultimo aggiornamento: 30-04-2020


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