L’incredibile colpo ricevuto in questi mesi di chiusura per piccole imprese del commercio sia fisso che ambulante, ristorazione, artigianato, accoglienza, rischia di diventare definitivo se non si definiscono subito tempi brevi e modalità sicure e sostenibili per la riapertura. Non si può rimanere ancora chiusi per settimane, mesi in qualche caso, in altri ancora a tempo indeterminato come il comparto del turismo a cominciare dagli stabilimenti balneari. La sicurezza e la tutela della salute sono la priorità assoluta. Noi siamo pronti con protocolli per tutti i settori che possono garantire la riapertura da subito”. Il presidente di Confesercenti Toscana Nord Alessio Lucarotti presenta con queste parole la mobilitazione della sua associazione prevista per la prossima settimana, basata proprio sulla presentazione di questi protocolli di sicurezza. “Le imprese attendono una ripresa immediata per ripartire – dice ancora Lucarotti –. In queste settimane hanno dimostrato senso di responsabilità garantendo servizi di qualità e in totale sicurezza. Un modello replicabile su scala più ampia, perché gli imprenditori sono prima di tutto cittadini responsabili che vogliono tutelare la salute propria, dei propri collaboratori e dei propri clienti”. Confesercenti Toscana Nord, attraverso i suoi singoli sindacati di categoria, ha definito i protocolli per le riaperture dei vari settori merceologici. Protocolli che saranno consegnati ai sindaci del territorio. I Versilia si inizia martedì da Viareggio quando sarà la presidente di Confesercenti Versilia Esmeralda Giampaoli a guidare la delegazione di imprenditori dal sindaco Giorgio Del Ghingaro al quale sarà consegnata anche una chiave simbolica delle attività di tutti coloro che, ad oggi, non hanno certezze di ripartire. “Aprire in sicurezza, quindi, si può. Anche subito – dichiara Giampaoli – . Occorre avere riferimenti normativi chiari ed univoci su cosa serva fare; occorre definire protocolli puntuali per ogni tipologia di attività che garantiscano lavoro, sicurezza e salute. Noi siamo pronti e ci rivolgiamo a gli enti locali, alle prefetture, alla Regione, perché nel rispetto delle normative sanitarie nazionali si decidano tempi immediati per la ripartenza; non tutti i territori hanno lo stesso livello di criticità e questo deve essere un punto fermo. Chiediamo quindi ai sindaci di sedersi con noi per condividere protocolli sicuri, per creare le condizioni affinché le attività possano riaprire nel più breve tempo possibile. Chiediamo ai sindaci di farsi promotori, insieme a noi, con i prefetti e la Regione di questo percorso virtuoso, per permettere, tutti insieme, alla Toscana di ripartire prima possibile, in sicurezza”. La conclusione di Esmeralda Giampaoli: “Abbiamo sostenuto il gesto disperato di tanti colleghi che con la riconsegna delle chiavi lanciano un grido di aiuto. Noi però non ci limitiamo alla protesta e soprattutto respingiamo l’idea che un imprenditore si debba arrendere. Vogliamo essere protagonisti della ripartenza, contribuendo proprio come imprenditori ai protocolli che ci possano far ripartire. Protocolli che hanno come stella polare la salute, ma che non debbono essere un ostacolo alla la riapertura per alcune specifiche attività”.

 

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confesercenti fase due negozi protocolli sicurezza

ultimo aggiornamento: 02-05-2020


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