Una delegazione di commercianti, davanti al Comune in segno di protesta.
Una delegazione di commercianti del Comune di Massarosa, si è recata davanti al municipio in segno di protesta e ha chiesto di parlare con il Sindaco Alberto Coluccini e l’assessore Michela Dell’innocenti, per cercare risposte concrete in merito alla non riapertura di molte attività e alla grave crisi in cui si trovano a seguito del perdurare delle misure restrittive di chiusura, che li mette a rischio della cessazione definitiva delle loro attività.
“Siamo consapevoli delle reali difficoltà e vogliamo essere vicini a tutte le attività commerciali e produttive in questo momento così difficile e inedito” afferma il Sindaco Coluccini, “dietro ogni attività ci sono le famiglie di chi fa impresa e dei loro dipendenti, la voce dell’amministrazione si farà sentire con ancora più forza e determinazione in tutte le sedi istituzionali, per portare all’attenzione del Governo tutte le istanze dei lavoratori.”
“Istituiremo un tavolo di confronto permanente con loro, per quanto di nostra competenza abbiamo già differito le scadenze della Tosap e non abbiamo ancora provveduto a determinare le scadenze della Tari, stiamo lavorando con gli assessori Morgantini e Simonini per posticipare i pagamenti almeno fino a settembre” afferma l’assessore Dell’innocenti. “È una situazione totalmente nuova e senza precedenti, le attività commerciali sono il motore della nostra collettività pertanto stiamo studiando anche soluzioni per la fase 2 di poter consentire lo svolgimento del lavoro magari con un incremento del suolo pubblico senza aggravio di costi, ma consapevoli della gravità della situazione ci batteremo affinché possano trovare risposte concrete da parte degli organi sovracomunali.”
“I comuni come le imprese hanno praticamente azzerato le loro entrate, servono urgenti stanziamenti ad hoc da parte di Governo e Regione per sostenere il mondo economico, in particolare contributi per affitto, per coprire i costi della Tari e di sostegno al reddito, visto che molti o non possono lavorare o lo fanno più per amore del loro lavoro e spirito di servizio sapendo che in molti casi non coprono neanche le spese che sostengono.” conclude il sindaco Alberto Coluccini.
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