L’amministrazione comunale di Massarosa riapre le isole ecologiche di via Rietto a Massarosa e via Calagrande a Piano di Mommio.

La richiesta formale è stata inviata dal sindaco di Massarosa Alberto Coluccini ad Ersu Spa, società che gestisce le due isole ecologiche, all’indomani dell’ordinanza regionale (la n.51 del 4 maggio) che concede ai sindaci la possibilità di lasciare aperti i Centri di raccolta per i rifiuti differenziati, chiusi con precedente ordinanza regionale.

“Su nostro sollecito abbiamo chiesto che i nostri centri raccolta siano riaperti – sottolineano il sindaco Alberto Coluccini e l’assessore all’ambiente Michela Morgantini – così come, all’indomani della chiusura per ordinanza regionale, avevamo scritto già dal 17 aprile scorso alla stessa Regione Toscana chiedendone la riapertura. A Massarosa infatti la particolarità del territorio, unito al sistema di raccolta dei rifiuti Porta a Porta esteso alla totalità delle utenze, rendevano l’apertura di tali impianti uno strumento fondamentale per la generale funzionalità del sistema integrato dei rifiuti. Basti pensare alla raccolta del verde: la Regione aveva dato la possibilità di fare lavori all’orto e al terreno di proprietà, ma poi lasciava lasciava chiuso il centro per la raccolta del verde sul territorio”.

Il Comune chiede quindi ad Ersu la “riapertura dei Centri di raccolta presenti sul territorio con i consueti orari, adottando tutte le disposizioni contenute nei Decreti del PCM e nelle Ordinanze Regionali in materia di emergenza COVID-19, affinché sia garantito il massimo livello di sicurezza sanitaria sia per gli utenti che per gli operatori”.

“Finalmente restituiamo un importante servizio alla cittadinanza, che presto potrà conferire nuovamente rifiuti nelle isole ecologiche. Voglio però stigmatizzare con chiarezza – aggiunge l’assessore Morgantini – la cattiva abitudine a cui abbiamo assistito anche in queste ultime settimane di abbandonare i rifiuti in discariche abusive. In questo momento così difficile in cui tutti siamo chiamati al rispetto delle regole e a contribuire con un comportamento rispettoso nei confronti dell’ambiente e delle persone, questa è una brutta abitudine da condannare, un comportamento che mai trova giustificazione: ricordiamo infatti che oltre a rappresentare un danno all’ambiente rappresenta anche un costo, per le necessarie operazioni di smaltimento, che ricade sulle spalle di tutti i cittadini”.

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