Sinistra italiana Viareggio:”il post del consigliere leghista fuori luogo, certe esternazioni sono un pericolo per tutti”

Arriva da Sinistra Italiana Viareggio la nota stampa, dopo quella, di ieri, di Repubblica Viareggina:

” Il lugubre post del consigliere comunale della Lega Alessandro Santini non può che riportarci ai toni e al clima politico a cui il suo partito e il suo leader ci aveva abituato.

Finita la quarantena hanno ripreso a diffondere il loro irrinunciabile disprezzo per ogni atto connotato di generosa umanità, per ogni atto di tolleranza gratuita, di accoglienza solidale, per ogni comportamento non iscritto nei loro ridotti, semplicistici, anacronistici schemi mentali: Dio (il loro), Patria (il territorio italiano), Famiglia (quella normata dalla loro cultura).

Come non approfittare di un evento che molti hanno salutato con gioia: il rientro a casa di una giovane ragazza rapita e trattenuta per 18 mesi da un feroce gruppo di terroristi?

Potevano limitarsi a dire :”Se l’è andata a cercare” come dicevano i benpensanti ogni volta che avveniva uno stupro su di una donna che,”incautamente” o “provocatoriamente”, secondo loro, aveva messo una minigonna o si era avventurata in posti dove una donna “per bene” non osa farsi vedere.

Il nutrito gruppo di uomini e (ahimè) donne insieme ad esponenti di destra che oggi si è scatenato sui social e sui media è andato oltre queste affermazioni, perché la vittima non solo “se l’è cercata”, ma addirittura è stata lo strumento per finanziare il suo nemico, che però è anche il nostro, quindi doppiamente correa… bisognava lasciarla lì dov’era , è tristemente, pericolosamente implicito…

E se un tempo l’aver avuto una vita sessualmente libera era una aggravante nel farsi riconoscere lo statuto di vittima di violenza, in questo caso è l’essersi convertita ad un’altra religione, prossima (non la stessa ricordiamocelo, altrimenti sarebbe rimasta lì, l’islam ha varie interpretazioni al suo interno) a quella dei rapitori.

Cosa c’è dietro? Mancanza di intelligenza emotiva, calcolo politico (facendo leva sul sentimento di paura che oggi è particolarmente diffuso anche per altri motivi), indifferenza profonda per le vicende che non coinvolgono il loro ristretto e rassicurante gruppo di riferimento sociale e ideologico, incapacità di valutare l’importanza di avere valori culturali solidi e universali che trascendono conteggi sterili legati a “quanto ci è costata questa vita”?

Forse tutto questo insieme.

Non si acquisiscono naturalmente certe attitudini umane , non si conquista facilmente la facoltà di riflettere su cosa significa essere abitanti fragili di questo pianeta (pertanto uguali nel diritto a vivere, e liberi di scegliere nel rispetto degli altri a quale Dio affidarsi), né è facile scandagliare la complessità delle situazioni umane, soprattutto quelle traumatiche.

Ma noi abbiamo un nostro riferimento valoriale insostituibile: la nostra Costituzione.

Per questo dal punto di vista politico certe esternazioni sono un pericolo per tutti, ci tradiscono come cittadini del mondo oltre che come esseri umani.

Silvia Romano è una giovane donna, (italiana o no, bianca o nera o gialla non importa,)che ha rischiato la vita in mano a degli uomini spaventosi che la vita la disprezzano e la tolgono, e che ora è salva.

Quali profondi segni abbia lasciato dentro di lei questa esperienza per noi è impossibile saperlo e non ci riguarda.

E’ salva, è nella sua casa e questo riguarda chi ha veramente temuto e agito per la sua vita, insieme alla sua famiglia e alla sua comunità.
I bonifici ai terroristi li fanno indirettamente, i fabbricanti di armi ‘nostrani’ e non.

E’ bene saperlo”.

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silvia romano sinistra italiana viareggio

ultimo aggiornamento: 13-05-2020


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