Sarà un’estate senza musica e senza spettacoli. Annullato il Lucca Summer festival e il Firenze Rocks. Chi ha acquistato biglietti, anche molto costosi, per vedere artisti del calibro di Paul McCartney, Celine Dion, Liam Gallagher, Red Hot Chili Peppers, Green Day, solo per citarne alcuni, non potrà assistere agli spettacoli dei propri fan. Gli organizzatori degli eventi cancellati a causa del Coronavirus hanno proposto agli utenti un voucher valido per altri eventi che si terranno il prossimo anno. Adoc Alta Toscana sta ricevendo lamentele su più fronti di consumatori che pretendono il rimborso di quanto pagato.  “La questione, a differenza di quella del rimborso dei viaggi annullati, è parzialmente diversa e merita un approfondimento serio – sottolinea l’associazione dei consumatori -, invitiamo gli utenti a non cedere alle facili promesse di rimborso che in questi giorni fioccano sul web e che non hanno alcuna certezza di successo. La questione è estremamente delicata e invitiamo a non considerare il voucher una ‘una truffa’ e gli organizzatori dei ‘truffatori’, come a più voci viene gridato (anche in maniera molto sgradevole) sui social. Il  Decreto Cura Italia consente questo strumento. La domanda è: un decreto legge, emanato con necessità ed urgenza, è strumento lecito per modificare la disciplina in tema di risoluzione di contratto?”. Insomma, bisogna piuttosto chiedersi se sia lecito che un evento annullato, che normalmente dovrebbe essere rimborsato per sopravvenuta impossibilità della prestazione, per esplicito provvedimento normativo d’urgenza venga sostituito con un buono spendibile in futuro. “Innanzitutto, occorre distinguere tra eventi posticipati al prossimo anno ed eventi che non si terranno più. Chi ha acquistato un biglietto per il proprio artista preferito potrà probabilmente avere interesse ad assistere ad una sua performance anche successiva. Diverso se l’evento è cancellato e la possibilità di ascoltare un determinato artista non vi è più. In questo caso il voucher per assistere ad altro artista potrebbe far venire meno la causa stessa del contratto o il suo oggetto decretandone la nullità” conclude Adoc Alta Toscana che “propone un approccio serio alla questione, valutando caso per caso e rifuggendo da quanti in queste ore  reclutano consumatori in una fantomatica battaglia che andrà combattuta con le armi della competenza e della serietà, non certo proponendo strumenti non previsti dal nostro ordinamento per casi come questo (tipo la class action tanto acclamata a sproposito in queste ore)”.

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