Richiesta di chiarimenti del sindacato FSP Polizia di Stato di Lucca per il comparto Polizia Stradale riguardo ai mancati pagamenti delle indennità Autostradali che ormai “latitano” da quasi 2 anni:

PREG.MA Sgreteria Nazionale, avremmo bisogno di urgenti risposte, visti i sempre più acuti malumori degli operatori della Polizia Stradale, e nello specifico caso degli operatori dei reparti Autostradali.

Sono ormai 23 mesi che non vengono corrisposte le indennità autostradali(luglio 2018 ultimo emolumento stanziato del ministero).

Dal primo gennaio 2017 con il nuovo accordo siglato tra l’Aiscat, Min. Interno e dipartimento della P. S., si era stabilito che doveva esser versato da parte delle società Autostradali il dovuto secondo le modalità concordate, cioè oltre all’indennità di “base”, sono state introdotte quelle “superfestive” e quelle “aggiuntive” che sono state versate regolarmente al Ministero dell’ Economia e Finanza (MEF) secondo e modalità previste dal Capo II, artr. 10,11,12,13 dell’accordo 300/A/747/17/107/69 del 30/01/2017.

In oltre si istituisce un “indennità premiale” che garantiva un incremento sostanziale ai conteggi già effettuati, qualora la nostra Pubblica Amministrazione, riuscisse a fornire una copertura, in termini di pattuglie operative, sull’intera tratta autostradale, pari al 92%.

Si sottolinea l’ottimo risultato di intenti e la genuinità del progetto che ha ottenuto larghi consensi tra gli operatori e le relative sigle sindacali.

Purtroppo, prima l’assenza di un Decreto Attuativo di tale manovra ha portato all’immobilismo dell’intero costrutto normativo, e impedito al Mef di devolvere il denaro, già disponibile, all’istituto NoiPa, poi un tecnicismo burocratico sugli adeguamenti I. R. P. E. F. fa si che ancora oggi nonostante i soldi dovuti siano già stati versati dagli enti concessionari, a distanza di quasi due anni non si è visto un soldo!!!

Siamo consapevoli che il secondo trimestre 2020, causa COVID-19 sia da ritenersi, per ciò che riguarda le attività amministrative, cristallizzato, ma è anche vero che i nostri ragazzi, quelli tanto sono bistrattati dalla Nostra Amministrazione, hanno contribuito in parte in maniera sostanziale, al controllo delle 12.360.197 persone (dati Viminale “fase 1”). Numeri da capogiro a fronte di una popolazione nazionale di 60.360.000 di persone, che esalta la tenacia e l’abnegazione dei nostri uomini e donne che hanno messo, come sempre, la loro vita e le loro famiglie a rischio, per fronteggiare questo nemico invisibile chiamato “Corona Virus”.

Siamo ben consapevoli che rivendicare diritti in questo momento storico può dare adito a critiche; in fin dei conti Noi siamo quello dello “stipendio fisso” e non facciamo parte della categorie “partite Iva”, cui va la nostra comprensione per il dramma che stanno vivendo in questi mesi. Rammentiamo però che prima di essere poliziotti siamo cittadini e le nostre mogli o i nostri fratelli appartengono alla categoria dei commercianti e stanno vivendo la paura di perdere la propria azienda o il proprio lavoro pertanto continuiamo a ribadire che non siamo avulsi da questo dramma sociale innescato dalla pandemia, ma occorre ribadire che questi arretrati sono l’effetto di un lavoro già svolto e pagato dall’ente concessionario autostradale al Mef e pertanto questo denaro potrebbe dar respiro a molte famiglie e piccole aziende familiari in difficoltà.

Riteniamo SACROSANTO E DOVEROSO, rispettare i termini contrattuali fissati ormai nel lontano 2017, al fine di non denigrare il lavoro svolto fino ad oggi da quegli uomini che con coraggio e tanta paura, non si sono tirati indietro per il bene del Nostro Amato Paese.

Siamo come O. S. Visibilmente preoccupati del crescente malumore, poiché nonostante l’alta specializzazione degli operatori su strada, la diminuzione del personale operativo, l’età media che cresce a vista d’occhio, la quasi assenza di introduzione di nuova linfa vitale correlata all’imminente e preoccupante crescita esponenziale dei pensionamenti nel prossimo triennio, si riesce, nonostante tutto, non solo a far fronte a tutti gli obbiettivi programmatici fissati dal Ministero, ma bensì ad incrementare l’attività di controllo e prevenzione.

Crediamo giusto rasserenare gli animi di tutti i gli uomini che su strada rischiano la vita,(Nb: il comparto postrada ha le percentuali più alte di infortunio/morte sul lavoro dovuto alla pericolosità del servizio svolto) operando in modo fattivo al fine di garantire sicurezza, controllo, professionalità. Sollecitiamo nuovamente, la nostra Segreteria Nazionale nel prodursi in una fattiva presa di coscienza di questo nostro disagio chiedendo nulla di più di quello che ci è dovuto, per tornare a lavorare in modo sereno, evitando, con risposte serie e concrete, atti che possano creare nocumento e imbarazzo alla Nostra Amministrazione.

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