Venerdì 29 Maggio, si terrà in tutta Italia l’evento “MEDICI IN MOBILITAZIONE PERMANENTE: UNITI PER IL SSN”

La protesta, mai come oggi di pesante attualità in tempi di Covid, sorge da quell’enorme mondo sommerso fatto da Medici neo-laureati e neo-abilitati, i cosiddetti “camici grigi”, liberi professionisti precari, medici in formazione specialistica, corsisti di Medicina generale e studenti di Medicina e Chirurgia, tutti uniti da un senso di incertezza e dalla coscienza di un futuro che sempre di più si fa scuro nonostante le esigenze sempre più pressanti delle nostre comunità.

Il simbolo della manifestazione, nonché il filo conduttore che unirà l’intera Categoria da Nord a Sud, sarà una mascherina con una X rossa e un 29.

La stessa che verrà portata anche da chi non potrà esserci fisicamente perché impegnato a prestare servizio.

I giovani medici manifesteremo, nel pieno rispetto delle norme di distanziamento previste dal DPCM, per richiedere una pronta e precisa Riforma della formazione medico specialistica.

L’emergenza sanitaria scatenata dalla diffusione del COVID-19 ha definitivamente fatto venire a galla i difetti, le incompletezze di uno scompensato sistema sanitario che, a causa dei continui tagli subiti negli anni, già in condizioni normali faceva fatica ad assicurare un’assistenza davvero adeguata.

“E’ ” dichiarano con forza i giovani Medici “arrivato il momento di dare una svolta sostanziale nel mondo della Sanità, a partire dal fondamentale finanziamento di un numero congruo di contratti di formazione per Medici specialisti e di Medicina generale (MMG).

Va annullato l’imbuto formativo, che rende insufficiente il numero di futuri Medici di famiglia e di specialisti negli e fuori degli ospedali e che crea stuoli di giovani laureati disoccupati con l’incredibile spreco di abilità acquisite in anni di studio e formazione. Un obiettivo raggiungibile con adeguata programmazione che porti al raggiungimento di un sano rapporto 1:1 tra candidati e contratti di formazione.

Siamo fortemente convinti che una riforma appropriata del sistema formativo post-laurea debba includere la revisione delle modalità concorsuali del test-SSM, l’ampliamento della rete formativa delle Scuole di Specializzazione, il rafforzamento dei controlli di qualità sulla didattica e la rivisitazione dei contratti di Specializzandi e corsisti di Medicina generale per un migliore inquadramento giuridico ed economico.

Vogliamo una formazione di qualità, accessibile a tutti. Che permetta di raggiungere una adeguato servizio per tutti i cittadini.

Ci sentiamo abbandonati dalle Istituzioni, dai Ministeri della Salute e dell’Università e della Ricerca, che stanno adottando, con una apparente improvvisazione, soluzioni tampone e parziali, non considerando né i bisogni di noi giovani Medici né tanto meno quelli di una popolazione sempre più invecchiata e sottoposta a crisi sanitarie come quella che stiamo attraversando e che rischiano di divenire cicliche.

Da tempo gli Ordini e i sindacati medici lanciano, inascoltati, grida di allarme sul futuro del sistema sanitario per la grave carenza di Medici per i pensionamenti non coperti da nuove leve di specialisti e medici di famiglia. Una carenza che si è evidenziata in tutta la sua pericolosità in questi mesi di pandemia. Da parte di chi dovrebbe raccogliere questo allarme solo risposte balbettanti e fumose. Quando la soluzione è lì, semplice, chiara anche a un bambino: se medici se ne vanno, vanno sostituiti. Tutto li. E per sostituirli ci vogliono più posti in specializzazione e nei corsi dei medici di famiglia. Semplice no? Eppure questo non accade. Non si vuole che accada.

Il declino dell’assistenza sanitaria italiana origina da molto lontano, dai finanziamenti statali sempre più carenti (parliamo dell’incredibile cifra di 37 miliardi di tagli in soli 10 anni!), dal mancato controllo sull’operato delle Scuole di Specializzazione, dall’omertà di chi ancora permette che i giovani Medici vengano sfruttati e abbandonati al precariato.

In questo contesto, la nostra mobilitazione permanente non è una lotta di classe, ma un atto di resistenza contro i meccanismi malsani che negli ultimi anni hanno minato il nostro Servizio Sanitario Nazionale.

Difendere i nostri diritti è la base per difendere i diritti di tutti, perché il futuro dell’assistenza sanitaria sono i giovani Medici di oggi.

Gli strumenti che stiamo rivendicando sono indispensabili per poter dare il nostro sostanziale contributo al sistema della Salute. La nostra mobilitazione è totalizzante e riguarda non solo il personale sanitario, ma chiunque abbia a cuore la propria salute.

Crediamo che questa battaglia debba essere di tutti e quindi facciamo un appello a tutti i cittadini affinché scendano con noi in piazza il 29.

E per chi non lo potesse fare, chiediamo di porre il simbolo della rivolta sulla mascherina, oggetto diventato oramai di uso comune, e di esprimerci così la loro vicinanza”.

I medici Toscani si ritroveranno a Firenze alle 10.30 di venerdì 29 maggio presso Piazza Duomo

 

Innumerevoli le sigle che hanno aderito alla iniziativa:

Associazione Salviamo Ippocrate

Chi si cura di te?

ER – Ex Rappresentanti in prima linea

Farmacia Politica

Link Area Medica

Materia Grigia

Segretariato Italiano Giovani Medici

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