Il Sindaco Alberto Coluccini ha ricevuto ieri mattina un gruppo di genitori in protesta davanti al municipio per le nuove tariffe dei servizi scolastici.
Il Sindaco Alberto Coluccini questa mattina ha ricevuto un gruppo di genitori in protesta davanti al municipio per le nuove tariffe dei servizi scolastici.
Ascoltate le richieste, ha accolto la delegazione all’interno della sala consiliare e spiegato che al momento in realtà è improprio parlare di aumenti, ma è stata effettuata una prima rimodulazione delle fasce di reddito ISEE per l’applicazione delle tariffe.
Da 10 sono state accorpate a 6 e inoltre la fascia oltre cui non si hanno agevolazioni è stata innalzata da 12 mila euro a 16.500 euro. Sono state salvaguardate le fasce più basse di reddito e diverse sono le famiglie che rispetto a prima ne hanno beneficiato addirittura con riduzioni.
“Comprendo le richieste e legittime preoccupazioni delle famiglie, ma intervenire prontamente era necessario ed inevitabile a causa della situazione di dissesto del Comune, abbiamo cercato delle soluzioni praticabili per non penalizzare oltrte modo i cittadini dalle scelte fatte precedentemente” – ha spiegato il sindaco Alberto Coluccini – “sulle rette degli asili con il contributo di rimborso ottinibile presentando richiesta all’Inps e dove gli uffici Urp/scuola del Comune sono a disposizione per un eventuale aiuto nella compilazione delle domande fino a 7.500 euro di reddito ISEE il rimborso è totale e usufruendo di questa possibilità tutti fino ad un reddito ISEE di 40.000 euro possono spendere di fatto meno di prima. Comunque nella necessità di compiere questi primi atti urgenti abbiamo deciso di riaprire i termini della presentazione delle certificazioni ISEE.”
E’ stata un’occasione però per spiegare la situazione reale in cui versa il Comune, ovvero un Comune che ha vissuto per troppo tempo al di sopra delle proprie possibilità spendendo circa 3 milioni di euro in più delle sue entrate reali e le cui conseguenze inevitabilmente emergeranno e fintantanto che eventualmente non ci sarà una sentenza di risarcimento nei confronti di chi ha portato al dissesto l’ente ricadranno purtroppo sui cittadini.
La stessa attuale minoranza e gli ex amministratori hanno scritto nel ricorso contro il dissesto bocciato dal Tar: “attivare tuttte le leve fiscali ancora disponibili, portare l’addizionale comunale Irpef al massimo senza nessuna esenzione e l’aumento della contribuizione per i servizi scolastici portandoli a coperetura totale dei costi“.
Il sindaco ha precisato che “noi al momento non lo abbiamo fatto, abbiamo mantenuto una esenzione per redditi fino a 10.000 euro e abbiamo preferito provare a intrapendere una prima razzionalizzazione della spesa chiudendo un centro cottura, ricontrattare bilateralmente il costo dei pasti ottenendo uno sconto di 0,39 centesimi a pasto che dovrebbe portare un risparmio di circa 120.000 euro l’anno.”
Ma la situazione in questa fase non è rosea, il costo della mensa per il comune prima di queste misure era di 1 milione e 200 mila euro l’anno a fronte di un fatturato agli utenti di 550 mila circa. Un costo del trasporto scolastico di 190 mila euro a fronte di un fattuarato agli utenti di 35 mila circa. Gli asili nido costano al Comune oltre 420 mila euro a fronte di rette per 170 mila.
“Appare più che evidente che alcuni contratti siano particolarmente onerosi ma fintanto che non sarà possibile farne di nuovi, soluzione che abbiamo iniziato a percorrere, la situazione attuale e evidentemente insostenibile è questa. Inoltre con la predisposizione del bilancio stabilmente riequilibrato sta emergendo che questi servizi, di cui sono cosciente essere importantissimi per la collettività, purtroppo non hanno neanche la copertura di tariffazione minima prevista dalla legge e non è da escludere che siano obbligatori per legge degli aumenti o che addirittura non potranno essere più garantiti, ma non ci arrendiamo alla disastrosa situazione trovata e continuiamo a lavorare per trovare le migliori soluzioni possibili.”
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ultimo aggiornamento: 01-06-2020


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