Una delle soluzioni principali per trascorrere il tempo nel periodo di lockdown è stata quella di affidarsi completamente ai dispositivi tecnologici presenti in casa e alle potenzialità della rete.

Internet è stato, di fatto, il rifugio di tutti, il modo più facile, divertente e veloce per accompagnare le nostre giornate in un mix di divertimento e informazione.

Secondo una recente ricerca condotta dall’Associazione nazionale per le dipendenze tecnologiche durante la quarantena, sembrerebbe che i giovani abbiano registrato una media di connessione di non meno di 11 ore al giorno, un segnale concreto di come la rete sia stata il principale rimedio alla noia della quotidianità.

Ad avvantaggiarsi di questa situazione, quindi, tutti i siti web che hanno offerto e che offrono ancora oggi opportunità di divertimento e intrattenimento alle persone. Pensiamo ad esempio ai siti di streaming di film o serie tv ma soprattutto ai portali di gioco online e a come la possibilità di trascorrere del tempo giocando sia stata una soluzione adottata da molti per affrontare al meglio il lockdown.

L’incremento dei volumi di gioco dal web è stato, senza dubbio, una conseguenza anche della chiusura dei punti fisici di gioco ma ha riportato alla luce tutte le diverse problematiche che si legano necessariamente alla fruizione del gioco online.

 

I rischi del gioco online in periodo di quarantena

Quali sono i rischi del gioco online? Innanzitutto la presenza in rete di operatori di gioco non legali con i quali si può entrare facilmente in contatto ma anche il rischio di favorire la dipendenza da gioco soprattutto nei più giovani.

Per quanto riguarda il primo punto è bene ricordare che il gioco online in denaro è assolutamente vietato ai minori di 18 anni e può ritenersi legale, certificato e, quindi, sicuro solo se l’operatore di gioco presso cui ci rivolgiamo è in possesso dei requisiti richiesti e verificati dall’ente regolatore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM). E’ l’ADM, infatti, a rilasciare la concessione statale e normativa alle aziende di gioco consentendo loro di operare in maniera del tutto legale e garantita all’interno del mercato. Dove non esistono simili certificazioni non esiste neanche l’autorizzazione ad operare sul territorio nazionale e, molto probabilmente, la scelta della persona di giocare determinerebbe senza dubbio una truffa o un raggiro ai danni del giocatore.

Per quanto riguarda il secondo punto, invece, anche qui è bene ricordare che buona parte dei principali operatori del mercato di gioco legale investono nella diffusione della cultura del Gioco Responsabile.

Il programma di Gioco Responsabile di Sisal

Sisal, uno tra i più importanti operatori di gioco nazionali, ha istituito un proprio programma per il Gioco Responsabile con l’obiettivo di favorire la diffusione del gioco sicuro, prevenire i fenomeni derivanti dal gioco problematico, tutelare i minori ma soprattutto ricordare a tutti che “il gioco è bello solo se rimane un gioco”.

Sul tema delle dipendenze, ad esempio, Sisal offre ai propri giocatori strumenti e misure di autolimitazione della spesa mensile, così come anche la possibilità dell’autoesclusione temporanea o permanente dalla sua piattaforma di gioco. Nel primo caso la persona può decidere in maniera del tutto autonoma quanto destinare alla sua spesa mensile di gioco e, non appena raggiunto quel limite, il soggetto è costretto ad attendere il mese successivo per poter riprendere a giocare. Nel secondo caso, invece, il giocatore può decidere se escludersi dal gioco per un tempo limitato o addirittura, in casi estremi o comunque necessari, scegliere di non giocare mai più sul sito Sisal.it.

A disposizione per tutti, inoltre, un test di valutazione per identificare il proprio profilo di giocatore. Una serie di domande poste dal team di Sisal, e alle quali si può rispondere in maniera del tutto autonoma, consentono di scoprire qual è l’approccio al gioco di ciascuno e se esistono, o meno, dei fenomeni di gioco problematico.

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ultimo aggiornamento: 09-06-2020


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