Questa mattina in un’intervista esclusiva a Versiliatoday il consigliere comunale Sisto Dati ha voluto dare la sua versione sulla difficile situazione che sta attraversando l’amministrazione di Massarosa e il conflittuale rapporto col sindaco Coluccini.
Soprattutto ha voluto commentare a caldo la sua esclusione a mezzo stampa dalla lega:

Alla richiesta di un commento in merito Dati con non poco rammarico dichiara:

“Ad oggi personalmente apprendo dal giornale e non ho nessuna comunicazione ufficiale dalla Lega che mi comunica la mia esclusione dal partito. Se così fosse oltre che non giusto, credo che sia la maniera più scorretta e vile di procedere. Mi dispiace – continua Dati – c’ho messo la faccia e non rinnego quello che ho fatto.
Se la motivazione scatenante è quella delle sagre, non è così. Nel caso specifico il sindaco voleva per sè la possibilità di decidere in maniera arbitraria un argomento così importante e questo non lo potevamo permettere”

Il provvedimento in questione – continua Dati – ha avuto il voto contrario di tutti i commissari di Maggioranza e dell’opposizione che ritenevano possibile certamente dare mandato alla giunta la decisione, ma avrebbero voluto concordare i limiti di tale mandato a garanzia di tutti le parti in causa.

“Essere escluso senza sentire i provibiri è un atto grave che un partito organizzato come la lega non si dovrebbe permettere. Io avevo sentito Recaldin, responsabile della lega al quale avevo espresso tutte le mie perplessità, non solo in merito al caso particolare, ma anche sugli importanti atti che questa Amministrazione dovrà affrontare nelle prossime settimane”.

“Mi aveva detto che comprendeva le mie ragioni, che mi avrebbe richiamato per discutere le problematiche, ma stamani esce pubblicamente dichiarando la mia esclusione.
Non ero d’accordo sulla candidatura di Coluccini, ma ho accettato la decisione e l’ho portata avanti fino in fondo con grande impegno, ma quando sei nell’impossibilità di dare il tuo contributo portando avanti idee concrete perché si sostiene che con il dissesto non possiamo agire, si parla solo di passato e non di futuro e non si può fare alcuna programmazione sul territorio non lo posso accettare.

“Dovremo affrontare un bilancio che avrà conseguenze drammatiche e il mio rammarico è che in questi mesi non si sia pensato a soluzioni per evitare il disastro.
Come presidente della commissione urbanistica penso che l’unico settore dove si possa contare per risollevare il comune sia l’urbanistica, ci sono progetti che sono fermi da quando abbiamo iniziato questa avventura, nessuno si è mai preoccupato di potenziare l’ufficio sollecitati anche dal consigliere delegato Ghiara. Non parliamo di noccioline, a mio avviso la stima dei soldi che potremmo incassare è di almeno 3 milioni di euro che eviterebbero il disastro per i cittadini se ci fosse stata l’accortezza di ristrutturare l’ufficio lasciato smantellato dalla precedente amministrazione”.
I soldi non si fanno con le multe dei vigili ma con il rilancio dell’urbanistica che è l’unico settore dove si possono avere risorse senza incidere sulle tasche dei cittadini creando entrate dagli oneri per il comune, posti di lavoro e gettito fiscale aggiuntivo per il comune.

“Il mio non è un mal di pancia su un singolo provvedimento o nato da un’antipatia personale, ma deriva dalla presa di coscienza non di un immobilismo che potrebbe significare attendere la soluzione migliore, ma da un’incapacità di base al confronto con i consiglieri per risolvere le questioni e questo non è il modo di procedere soprattutto quando la responsabilità del voto è dei consiglieri stessi”.

 

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