Come è stato possibile fare educazione e promozione della salute nella scuola durante il lockdown dovuto al “Covid-19”?

A Lucca, grazie alla tecnologia ed alla costante collaborazione tra la scuola e gli operatori dell’Educazione e promozione della salute dell’Asl Toscana nord ovest, è stata mantenuta viva la rete di relazioni instaurata con gli studenti delle Scuole superiori ed è stato dato spazio al “sentire” dei ragazzi, i quali hanno prodotto un diario al tempo del Covid in cui hanno evidenziato in particolare una cosa da ricordare ed un da dimenticare di questo periodo di chiusura totale.

Le attività svolte sono sintetizzate in un video, pubblicato sul canale YouTube dell’Asl.

La struttura di Educazione e promozione della salute dell’Asl collabora da anni con le Scuole al raggiungimento del benessere nelle comunità scolastiche.

Dal 2009 è attivo il progetto “Benessere a scuola – Mafalda”, che coinvolge ogni anno circa 600 studenti e 60 insegnanti. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di sviluppare quelle abilità (skills) che permettano ai giovani di affrontare le difficoltà che possono incontrare durante il percorso della propria vita.

Durante il lockdown, la collaborazione tra la scuola e gli operatori dell’Educazione e promozione della salute non è venuta meno, anzi la tecnologia, con l’uso di molteplici device, ha permesso di mantenere un collegamento continuo tra gli operatori e i ragazzi.

Fare promozione della salute in questo periodo così particolare della vita delle persone significava recuperare le risorse residue e sviluppare competenze per la resilienza di studenti e insegnanti.

In particolare, l’obiettivo era quello di impegnare i ragazzi in attività che stimolassero la consapevolezza e la riflessione su ciò che stava accadendo, in maniera da prevenire il danno post traumatico da stress.

È stato importante dare voce alle emozioni dei giovani: catapultati in un tempo di stop forzato, in un momento storico così delicato e difficile che ha stravolto le abitudini più consilidare,  improvvisamente si sono accorti di avere a che fare con il loro mondo interno, fatto di pensieri, sensazioni ed emozioni.
Paura, rabbia, disagio, noia, mancanza del contatto fisico con le persone.
Ma questa chiusura è stata anche l’occasione per fermarsi, per riflettere su alcuni aspetti della vita interiore e sul tempo ritrovato per curare le relazioni familiari e per poter pensare alle priorità: chi, cosa è davvero importante? E ancora, il non dare per scontate anche le piccole cose, che invece, era facile fare nel periodo pre-pandemia.

I contatti con gli studenti sono stati mantenuti attraverso chat e videoconferenze, in presenza degli insegnanti referenti, ed è nata allora l’idea di raccogliere in un video il lavoro fatto insieme: immagini, parole, canzoni, emozioni. Una testimonianza del vissuto dei ragazzi legato a questo periodo, per ricordare ciò che non può essere dimenticato ed un messaggio di resilienza per l’intera comunità.

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