Dopo aver deliberato il dissesto, il Comune di Massarosa sta predisponendo Il bilancio stabilmente riequilibrato da sottoporre all’approvazione del consiglio comunale.

Sono perfettamente consapevole, stante le difficoltà economiche dell’Ente, che sarà un bilancio “lacrime e sangue” per noi cittadini.

Credo tuttavia che la politica non debba necessariamente abdicare al solo criterio “ragionieristico”, ma debba fornire delle linee di indirizzo. Ancora una volta il settore scuola, la dove è “annidato” il futuro della nostra società, sarà quello che più soffrirà e mi riferisco principalmente alla forte probabilità che venga meno sia il servizio mensa che quello dei trasporti.

Le mense rischiano di scomparire

Per correttezza e per dovere di informazione, vorrei sottolineare che il servizio della mensa scolastica rientra fra i “servizi pubblici a domanda individuale” e questo significa che il comune non ha l’obbligo di istituirlo ed organizzarlo.

Se però decide di farlo, è tenuto per legge, nel rispetto del principio di pareggio di bilancio ad individuare il costo complessivo del servizio e a stabilire la misura percentuale di tale costo finanziabile con risorse comunali, e quindi, correlativamente, a stabilire la residua misura percentuale finanziabile mediante tariffe e contribuzioni a carico diretto dell’utenza.

Nell’esercizio di tale potere-dovere, ed in particolare nella quantificazione del tasso di copertura tariffaria del costo di gestione del servizio, il Comune può intervenire nella misura che ritiene più opportuna in relazione alle proprie possibilità.
Non credo inoltre che l’amministrazione possa decidere in autonomia che il servizio mensa venga soppresso in quanto fa parte della didattica e quindi regolamentato dalle direzioni didattiche e dal provveditorato. L’Amministrazione rispettando le scelte e l’autonomia della scuola, può decidere la misura della contribuzione ed è quindi il frutto di una scelta politica.

Alla ripresa del nuovo anno scolastico, non essendo stata fatta nessuna nuova gara per l’appalto mensa (la precedente era in proroga) è gioco forza che il servizio non ci sarà a prescindere dal dissesto, e questo secondo me è grave perché essendo un servizio a “domanda”, quanto meno l’Amministrazione Comunale avrebbe potuto prendersi l’onere di metterlo in piedi pur nella consapevolezza che non avrebbe avuto fondi per contribuire al costo pasto.

Del resto le norme che regolamentano lo stato di dissesto prevedono in molti casi l’eliminazione di contributi per i servizi, portando i loro costi a totale copertura da parte degli utenti.

Credo che se non sarà organizzato il servizio refezione nelle scuole sarà un vero disastro. L’unica possibilità che vedo in questa situazione paradossale è quella di prorogare il servizio mensa alla attuale Ditta fino alla fine dell’anno utilizzando la mancata spesa dei mesi covid (marzo-aprile-maggio) e iniziare a lavorare da subito per la nuova gara di appalto.

Non garantire il servizio mensa significa cambiare moduli didattici, incidere pesantemente sulla vite familiari e per ultimo, ma non per importanza, perdere posti di lavoro (ci sono 35 dipendenti a rischio),

Un vero disatro!!! Faccio un appello accorato al Sindaco, a tutti i consiglieri di maggioranza e di opposizione, affinché si possa trovare una soluzione condivisa su un argomento trasversale a tutte le forze politiche.

nel frattempo…

I Genitori dei ragazzi che frequentano gli istituti scolastici del Comune di Massarosa convocano un’assemblea pubblica

si terrà martedì 23 giugno alle ore 21 al teatro Manzoni a Massarosa chiedendo un confronto pubblico con le istituzioni vista la gravità della situazione.

Come genitori degli alunni  che frequentano le scuole del comune di
Massarosa, dal nido alle scuole medie – continua il comunicato –abbiamo indetto un’ assemblea pubblica per manifestare tutte le nostre preoccupazioni pretendendo risposte chiare dall’Amministrazione comunale.

L’incontro è pubblico e chiunque condivida le nostre stesse preoccupazioni relative alla situazione della scuola è invitato a partecipare perché, come abbiamo già avuto modo di dire non siamo disposti a veder cancellare un servizio dal così grande valore educativo per la nostra comunità.

Ricordiamo che si può accedere al teatro rispettando le norne di sicurezza e solo se muniti di mascherina.

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