Alla scoperta dei territori di Massarosa liberati dall’esercito brasiliano. Saranno circa 100 le persone che dal Brasile raggiungeranno l’Italia per ripercorrere le tappe che la Feb, la Forca Expedicionaria Brasileira, compirono durante la Seconda Guerra Mondiale per liberare il nostro territorio.

Incontro oggi in Municipio a Massarosa tra il sindaco Alberto Coluccini e il Colonnello André Luiz dos Santos Franco, addetto militare dell’ambasciata del Brasile per definire i dettagli del “IX Seminario Nazionale sulla partecipazione del Brasile alla Seconda Guerra Mondiale”. L’evento, in programma lo scorso 23 aprile ma rinviato a causa dell’emergenza coronavirus, si terrà infatti il prossimo 23 settembre. Stamani il colonello brasiliano ha anche donato due targhe in ricordo dei 75 anni dalla liberazione che saranno affisse una a Quiesa e l’altra a Massarosa.

Saranno all’incrica cento i turisti provenienti dal Brasile, accompagnati da alcuni storici esperti in particolare della storia della spedizione brasiliana in Italia, a fare visita in tutti i luoghi salienti delle operazioni militari. L’evento attraverserà il Comune di Massarosala prima tappa è prevista a Quiesa attorno alle 10 dove la delegazione sarà accolta dal presidente del consiglio comunale Claudio Marlia. Poi alle 11 si arriverà a Massarosa, per rendere omaggio alla piazza che ricorda la liberazione dai nazisti avvenuta per mano delle truppe brasiliane, accolti dal sindaco di Massarosa Alberto Coluccini.

“Siamo onorati che il nostro territorio ospiterà ben due tappe di questo importante seminario turistico-culturale. Siamo felici anche che un nutrito gruppo di cittadini brasiliani possa far visita al nostro territorio, visto che il rapporto di Massarosa con la comunità brasiliana è di lunga data. Da una parte – ha detto il sindaco Alberto Coluccini – non possiamo dimenticare il contingente brasiliano che, al termine della Seconda Guerra Mondiale, contribuì alla Liberazione del nostro paese e delle nostre terre dall’occupazione nazista. Dall’altra parte il legame che ci unisce con il Brasile è fatto anche di tanti uomini e donne che dalla nostra terra sono emigrati ed hanno cercato fortuna oltreoceano”.

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