“Alcune settimane fa, abbiamo appreso la notizia che, un muratore della Versilia è stato identificato e denunciato per aver lanciato una bottiglia incendiaria contro la sede INPS di Viareggio, dopo essere rimasto deluso per non avere ricevuto la cassa integrazione di maggio. Becca e bastonato. A prescindere dai reati previsti dal codice penale, per avere annerito un muro, a prescindere da giudizi politici e dalla coscienza stessa del soggetto che non conosciamo, appare evidente che questa persona appartiene alla classe degli sfruttati. Per questo motivo dopo l’assemblea contro la repressione, dello scorso 19 giugno, a cui hanno partecipato numerose realtà politiche, abbiamo deciso di esprimergli piena solidarietà. Si tratta di solidarietà di classe. È partendo, infatti, dall’analisi dello scontro tra le classi sociali, che si può comprendere quello che realmente accade nella società, compreso nella galassia giustizia”.
La nota arriva da Laboratorio contro la Repressione “Sacko”
“Dopo undici anni e due condanne, in primo grado e in appello, gli assassini di trentadue persone morte carbonizzate nella strage ferroviaria del 29 giugno 2009 non hanno fatto un solo giorno di prigione e questo perché appartengono alla classe dominante quella dei padroni. Come sempre si usano due pesi e due misure a secondo della classe di appartenenza”.
 
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