L’assessore regionale alla pesca, Marco Remaschi: “Buone notizie per le nostre marinerie: l’accesso ai contributi per l’emergenza Covid estesi alle barche armate entro il 3 giugno”

La Conferenza Stato Regioni ha accolto la proposta di alcune regioni, tra cui la Toscana di allargare il bacino di soggetti che potranno accedere agli aiuti nel settore della pesca. L’assessore Marco Remaschi, in sede di commissione politiche agricole, aveva posto la questione relativa ai termini previsti del Decreto ministeriale che nella prima scrittura limitava l’accesso al fondo di emergenza Covid alle barche armate entro l’11 marzo escludendo di fatto quelle che sarebbero state armate in primavera poi bloccate a causa dello stop generale decretato dal Governo. L’assessore Remaschi aveva chiesto quindi l’estensione degli aiuti a tutte le barche armate alla data di pubblicazione del decreto ministeriale, richiesta recepita dall’intesa sottoscritta nei giorni scorsi in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome.

“Molti pescatori delle marinerie toscane”, è il commento dell’Assessore alla pesca della Regione Toscana, Marco Remaschi, “quando era stato decretato il lock down generale non avevano potuto ancora armare le proprie imbarcazioni e sarebbero stati esclusi dalle misure previste dal Governo per fronteggiare una crisi che non era prevedibile e che non ha precedenti. Quindi, i fondi sarebbero andati ai pochissimi che avevano già iniziato all’11 di marzo le proprie attività, rendendo la norma inefficace di fronte al grande numero di attività che hanno sofferto la chiusura e hanno dovuto reinventarsi, cercando nuove attività e nuove forme di vendita che la Regione ha incoraggiato e facilitato per consentire la ripresa del lavoro e dell’occupazione che sono il bene primario da salvaguardare. Adesso è possibile sostenere in modo concreto il settore, nel momento in cui nel rispetto delle norme sono ripartite lentamente anche le attività di ristorazione e di accoglienza dei turisti. Rimane ovviamente la necessità di mantenere alta la guardia perché i fondi arrivino in modo rapido, evitando i ritardi che hanno caratterizzato altri aiuti nazionali. Ringrazio gli operatori del settore della pesca per aver sostenuto la nostra azione, cercando di ripartire in modo concreto, e cercando nuovi sbocchi. Credo che sia un modo produttivo di agire tra istituzioni ed operatori dei diversi settori”.

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