La sperimentazione clinica sul potenziale vaccino anti Covid-19 sviluppato dall’Università di Oxford sta fornendo risultati “estremamente promettenti”, e potrebbe addirittura fornire – secondo gli scienziati coinvolti nella ricerca – “una doppia protezione” dal virus. Lo anticipano alcuni giornali britannici in attesa della pubblicazione dei dati scientifici sulla prima fase dei trials lunedì sul Lancet.

Il prototipo di Oxford, concepito in collaborazione con l’azienda italiana Advent-Irbm di Pomezia, è tra i pochi progetti al mondo arrivati alla fase 3 della sperimentazione clinica, la più importante e avanzata, estesa a migliaia di persone. Ma già la fase 1, avviata ad aprile su decine di volontari adulti sani, pare confermare che il farmaco è in grado di stimolare una risposta immunitaria significativa.

Restano tuttavia diverse cautele sulla durata potenziale dell’immunità, mentre il ministro della Sanità britannico Matt Hancock limita per ora a ipotizzare “nello scenario migliore” una distribuzione di massa entro fine anno, “ma più probabilmente nel 2021”.

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