Sono 93 i beneficiari del contributo “una tantum” destinato dal Comune di Seravezza alle imprese locali costrette alla sospensione durante l’emergenza coronavirus. Si tratta in prevalenza di attività a conduzione familiare – bar, ristoranti, negozi di vicinato, piccoli artigiani, agenzie di servizi – alle quali va l’intero stanziamento di 230 mila euro deciso dall’Amministrazione comunale nella recente manovra di assestamento e di salvaguardia degli equilibri di bilancio. La graduatoria degli aventi diritto si può consultare sul sito web del Comune, nella sezione News in homepage.

«Un fondo di 230 mila euro non è poca cosa per le nostre capacità finanziarie», commenta il sindaco Riccardo Tarabella. «Quello che abbiamo varato è quindi un provvedimento straordinario importante, una prova tangibile di quanto ci stiano a cuore le attività economiche del territorio, soprattutto le più piccole e più esposte alla crisi generata dall’emergenza Covid-19. L’assegnazione delle risorse è avvenuta in maniera trasparente attraverso un bando, che abbiamo voluto riservare alle imprese sotto una certa quota di fatturato – 400 mila euro – e la cui attività sia stata sospesa, in tutto o in parte, dai provvedimenti governativi emanati nel pieno dell’emergenza sanitaria. Il bando chiude una fase che ci auguriamo di poter riaprire potendo contare su ulteriori risorse, anche perché ci rendiamo conto che sono rimaste escluse categorie che, pur formalmente non sospese dai Decreti, hanno comunque subito un danno a causa della pandemia».

Le richieste di contributo pervenute sono state in tutto 125. Due di esse sono giunte fuori termine ed altre non sono risultate ammissibili perché presentate da attività che i Decreti governativi non avevano sospeso, né in tutto né in parte, durante il periodo di emergenza. Alcune infine, pur ammesse, non hanno raggiunto il punteggio minimo per accedere al contributo. I 93 soggetti ammessi sono stati suddivisi in tre fasce in base al punteggio ottenuto. A 31 di esse viene erogato il contributo massimo di 2.880,51 euro; 13 ottengono invece la somma di 2.682,52 euro; 49, infine, beneficiano di un contributo di 2.174,15 euro. Tutti gli importi sono “una tantum” e a fondo perduto.

«Importi significativi, che ci auguriamo rappresentino un aiuto concreto per le attività destinatarie della misura non solo in un’ottica di compensazione delle perdite subite, ma anche di sostegno in una fase di ripresa che, per quello che stiamo osservando, non per tutti sarà così semplice», dichiara l’assessore alle attività produttive Valentina Salvatori. «Esprimo la mia soddisfazione per due ragioni principali. Intanto per aver portato a termine in tempi ragionevolmente brevi questo percorso, e di ciò ringrazio in particolare i settori Suap e Ragioneria e la commissione tecnica interna che ha gestito il bando. In secondo luogo perché riteniamo di aver colto la finalità cardine di un provvedimento che indirizza i propri benefici proprio verso la realtà economica locale, verso le piccole attività storiche e vitali del nostro territorio – il barbiere, il bar, la pizzeria, la fioraia, la parrucchiera… – dietro le quali ci sono poi le famiglie e il nostro stesso tessuto sociale».

Per qualsiasi chiarimento o informazione sul bando gli interessati possono rivolgersi all’ufficio Suap telefonando al numero 0584 757745.

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