“Ho richiesto un incontro alla Confcommercio Lucca, presso la loro sede storica in via Fillungo, per fare il punto della situazione riguardo le tante difficoltà che il mondo del commercio e dell’impresa vivono in questo momento di ripartenza sui diversi territori della nostra Provincia e per ascoltare direttamente dai rappresentanti delle attività economiche quali siano le preoccupazioni, le prospettive e le istanze piu’ pressanti che provengono dai loro associati.
E’ stato un incontro molto proficuo che mi ha fatto toccare con mano la realtà concreta che tanti commercianti vivono sulla loro pelle in questi giorni e devo ringraziare Rodolfo Pasquini, neo Presidente per la Provincia di Lucca e Giovanni Martini Presidente della Commissione Città di Lucca presenti all’incontro che sono stati particolarmente disponibili nell’ascoltarmi e nel fornirmi alcune indicazioni molto utili all’azione che la Lega intende portare avanti a tutti i livelli”.
Così interviene Massimiliano Baldini, Responsabile Enti Locali della Lega per la Provincia di Lucca.
“La preoccupazione è grande e giustificata perchè la ripresa è difficile, c’è un calo molto importante ovunque per tantissime attività e le scadenze delle tasse e dei tributi subito a fine estate fanno pensare che il peggio debba ancora arrivare se il Governo non si deciderà ad ascoltare le richieste che provengono proprio dalle categoria economiche, Confcommercio in primis, di rinviare i pagamenti tributari.
Non ci sono soldi, si incassa poco, il costo degli affitti incide pesantemente, insomma si arriva a fine mese con difficoltà e non è giusto costringere le aziende ad indebitarsi con le banche per finanziare di fatto lo Stato !
Ho capito che Lucca – continua Massimiliano Baldini – è sicuramente la città che sta maggiormente risentendo della crisi da lock down e c’è bisogno di pensare a rilanciarla attraverso progetti che siano di sostegno alle attività commerciali, specialmente in centro dove si è abbandonato il capoluogo ad un turismo straniero mordi e fuggi che adesso, a causa del Covid-19, sta facendo registrare un calo drammatico delle presenze e dei consumi.
Bisogna invece pensare ad un centro più accessibile, più vivibile, tenendo duro sulle grandi manifestazioni, sulle eccellenze come i Comics ma guardando anche alle opportunità che possono nascere dagli spazi riqualificabili come la ex Manifattura Tabacchi (solo oggi finalmente alla luce del sole in Consiglio Comunale) dove è necessario mettere insieme un progetto che superi le attuali criticita’ e sia condiviso da tutti i lucchesi e non solo dalla maggioranza Tambellini, senza però accumulare ulteriori ritardi decennali, o come il Mercato del Carmine sul quale mi aspetto che sia proprio l’imprenditoria commerciale a fare delle proposte interessanti.
Del resto è stato proprio il centro a subire l’abbandono degli uffici pubblici e di quelli privati a causa delle difficoltà di accesso e di parcheggio ma se si considera il gettito contributivo di chi ha investito nelle attività commerciali in questi anni è anche ragionevole che i commercianti pretendano un cambio di passo che permetta una economia cittadina e locale più viva.
Al contrario, proprio la Mediavalle-Garfagnana, con gli agriturismi e con le loro peculiarità territoriali sembra beneficiare di una riscoperta da parte di turisti e consumatori che apprezzano i piccoli borghi e la natura, limitando così gli effetti della crisi rispetto alle città d’arte.
Altro tema affrontato – conclude il Responsabile Enti Locali della Lega per la Provincia di Lucca – è stato quello relativo alla polemica dei rumori che proprio in questi giorni è particolarmente esplosa in Versilia, zona della movida per eccellenza.
La sicurezza, il rispetto ed il decoro vanno garantiti per sostenere un’offerta turistica adeguata e diversificata ma non possono e non debbono farsene carico solamente i gestori dei locali che già investono molto nella sorveglianza, nella sicurezza privata, negli strumenti che limitano le immissioni acustiche.
Specialmente questa estate, così breve e così compromessa dalla crisi del Covid-19, è necessario che tutte le Istituzioni facciano la propria parte e si permetta alle attività che vivono di turismo di guadagnare qualche soldo ed evitare una inevitabile chiusura laddove si pretendesse solo regole e burocrazia senza fornire servizi e supporti adeguati”.

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