L’ospedale Versilia è stato promosso a pieni voti dagli indicatori elaborati dal Laboratorio Management e Sanità (Mes) del Sant’Anna di Pisa. Oltre la  metà degli indicatori principali, 10 su 18, hanno centrato l’area “verde” del bersaglio, quella che indica il raggiungimento degli standard previsti. Nessuna voce è, invece, andata in quell’area “rossa” che segnala una situazione di allerta e lontananza dagli obiettivi.

Nel dettaglio il bersaglio Mes è stato pienamente centrato per quanto riguarda l’appropriatezza medica e chirurgica, la qualità clinica e del processo, i ricoveri ripetuti, i tempi di attesa per la chirurgia oncologica, le soglie di chirurgia oncologica/performance trattamenti oncologici, la riabilitazione, le terapie intensive, le dimissioni volontarie, l’estensione ed adesione ai PREMs.

L’appropriatezza medica, 3,7 contro la media toscana di 2,9, si verifica quando le prestazioni vengono erogate al momento giusto, secondo standard clinicamente riconosciuti e condivisi, in modo da  ottenere i risultati desiderati.

Sempre nell’area verde, 3,6 rispetto al dato regionale di 2,8,  troviamo la qualità clinica e di processo. L’indicatore si riferisce alla componente professionale, e riguarda l’adozione di tecniche strumentali e procedure diagnostiche, la tempestività delle stesse e la correttezza di esecuzione delle prestazioni.

Bene anche l’indicatore sui ricoveri ripetuti che in Versilia raggiunge la soglia di 3,7 contro il 2,3 della media regionale. Per ricoveri ripetuti, si intendono quelli  non pianificati successivi al primo, avvenuti entro 30 giorni dalla dimissione per qualsiasi causa. Non tutte le riammissioni sono prevenibili ma diversi studi sul tema hanno messo in luce come interventi mirati a migliorare il processo di dimissione dall’ospedale e presa in carico nel territorio possano ridurre questo indicatore che rientra tra quelli legati alla qualità e la sicurezza delle prestazioni.

L’appropriatezza chirurgica raggiunge una valutazione di 3,4, leggermente inferiore alla media regionale che è di 4, ma sempre in buona posizione. Si parla di appropriatezza chirurgica quando le prestazioni specialistiche sono erogate con le giuste tempistiche e utilizzando tecniche e modalità  clinicamente consolidate, in modo da rispondere efficacemente ai bisogni del paziente. 

Tempi di attesa chirurgia oncologica, questo indicatore riporta i dati sui tempi di attesa per gli interventi sui tumori effettuanti entro 30 gg.  In Versilia l’attesa media è di 27 giorni perfettamente in linea con la media regionale e nel pieno rispetto delle indicazioni Ministeriali.  Le patologie prese in considerazione sono il tumore alla mammella, alla prostata, al colon, al retto, al polmone, all’utero, melanoma e alla tiroide. 

Anche per le soglie relative alla chirurgia oncologica, il dato è positivo (3 con la media toscana 3,5),  parliamo dei volumi di attività sopra i quali sono  garantite, alla cittadinanza, prestazioni  di provata efficacia e sicurezza,

L’indicatore è dedicato alla qualità dell’attività chirurgica in oncologia, con focus specifici sul numero degli interventi, sui trattamenti chirurgici offerti alle donne con tumore mammario e completamento del quadro diagnostico (linfonodo sentinella), sui ritorni in sala operatoria (mammella e colon-retto) e sulla tempistica di avvio dei trattamenti.

Ottimo anche il risultato per la riabilitazione: 4,5 rispetto alla media di 3,2. Per questo settore,   un tavolo regionale appositamente costituito ha elaborato una serie di indicatori che hanno l’obiettivo di valutare l’appropriatezza e l’efficienza dei percorsi riabilitativi ospedalieri 

Sempre nella parte verde del bersaglio, con un valore di 3,2 in linea con il dato regionale.  L’indicatore sulle terapie intensive che si propone di monitorare e valutare le attività dei reparti intensivi polivalenti e include l’analisi di esito, di processo, di appropriatezza e di integrazione con gli altri reparti e servizi ospedalieri.

Buono anche il risultato legato alle dimissioni volontarie (3,9 rispetto a 4 della media regionale).  Il paziente infatti può scegliere di “abbandonare” la struttura e le ragioni che lo inducono a farlo sono molteplici. Nell’ambito di uno studio sulle determinanti della variabilità della soddisfazione dei pazienti ospedalieri toscani  è stato osservato che negli ospedali in cui la percentuale di dimissioni volontarie è più alta, la valutazione del servizio da parte dell’assistito è più bassa.

Infine, ottima l’estensione e  l’adesione ai PREMs (3,8 contro 2,6). Si tratta delle valutazioni espresse dagli utenti relative all’assistenza ricevuta durante il ricovero ospedaliero ordinario. Questo osservatorio è stato introdotto in Toscana con lo scopo di aprire un vero e proprio canale di ascolto continuo dell’utenza.

“I risultati emersi dai bersagli del Mes – dice Maria Letizia Casani, direttore generale dell’Azienda USL Toscana nord ovest – rendono giustizia del grande lavoro che i professionisti hanno compiuto e stanno compiendo in ospedale e ai quali vorrei davvero che arrivassero i miei sinceri ringraziamenti. In questi mesi hanno dovuto rivedere il loro modo di lavorare, ma nessuno si è tirato indietro, contribuendo ad offrire ai cittadini un presidio ospedaliero affidabile e di qualità. Certamente ci sono spazi di miglioramento, mi riferisco ad alcuni percorsi come che non centrano l’area verde ma sono comunque in buona posizione ed in costante miglioramento. Questi risultati sono la dimostrazione che l’ospedale Versilia sta crescendo e che il nostro obiettivo è quello di valorizzare sempre di più le competenze presenti, consolidando l’attuale livello di qualità offerta”.

(Visitato 183 volte, 1 visite oggi)

Covid 19, cluster familiare a Lucca: una coppia rumena e i due figli minori risultati positivi al Coronavirus

Organizzazioni ed associazioni lucchesi donano moderno ecografo all’ospedale “San Luca”