“Si faccia chiarezza sul voto in consiglio comunale a Massarosa”

Lo chiedono i consiglieri dell’opposizione

“L’approvazione del bilancio stabilmente riequilibrato – dichiarano Damasco Rosi e Simona Barsotti (Partito Democratico), Silvano Simonetti (Massarosa Domani), Stefano Natali (Sinistra Comune) e Francesco Mauro (Massarosa Futuro) – avvenuta nel consiglio comunale di Massarosa la scorsa settimana è una delibera avente sì carattere generale ma le sue conseguenze hanno tuttavia riflessi immediati e diretti su specifici servizi che in forza di questa verranno o ridotti o tagliati: nidi, mense, trasporto scolastico”.

“Si ricorda – proseguono – che ’art. 78, comma 2, d.lgs. n. 267/2000 prevede che, in linea generale, gli amministratori debbano astenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione di delibere riguardanti interessi propri o di loro parenti o affini sino al quarto grado. La giurisprudenza ha inoltre ribadito che tale obbligo di astensione sussiste anche in tutti i casi in cui gli amministratori versino in situazioni potenzialmente idonee a porre in pericolo la loro assoluta imparzialità e serenità di giudizio. Se dunque, in ipotesi, qualche consigliere comunale in reale o potenziale, totale o parziale, conflitto di interessi avesse non solo discusso ma anche votato la delibera di cui si parla sarebbe un fatto a nostro giudizio grave. Potrebbe trattarsi di una partecipazione alla discussione e al voto illegittima o, nel migliore dei casi, inopportuna”.

“Pensiamo sia doveroso – continuano i consiglieri – stante la portata della decisione presa, tra l’altro con lo scarto di un solo voto, fare un approfondimento chiamando in causa gli organi che potranno fare verifiche su ogni consigliere comunale, capire da ognuno se si trova o meno in una delle condizioni di obbligo previste dalla legge e se lui o parenti e affini fino al quarto grado potrebbero o meno trarre vantaggio dalla riduzione o dal taglio dei servizi, coinvolgendo il presidente del consiglio comunale in qualità di garante dell’assemblea e chiedendo anche la convocazione della commissione di controllo e garanzia presieduta dal consigliere Vasco Merciadri”.

“Riteniamo sia corretto fare un po’ di chiarezza – concludono – non sui social ma nelle sedi deputate, come è giusto e corretto che avvenga se le istituzioni vogliono essere credibili. Siamo fiduciosi che nessuno si opporrà a questa richiesta; accadesse il contrario sarebbe non solo una circostanza spiacevole, ma si alimenterebbero ulteriori dubbi che i cittadini, già profondamente amareggiati dalle scelte operate superficialmente dall’amministrazione, chiedono a gran voce di dissipare.”

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