E’ stato firmato, oggi 27 luglio, l’accordo che rafforza la collaborazione tra Regione e le farmacie territoriali per monitorare terapie farmacologiche nei pazienti cronici e fornire prestazioni di telemedicina. La collaborazione tra Regione, Unione regionale farmacisti titolari (Federfarma Toscana) e la Confederazione italiana servizi pubblici enti locali (Cispel Toscana) è finalizzata a valorizzare ulteriormente la farmacia dei servizi tramite l’attivazione di progetti sperimentali. L’accordo si pone, infatti, l’obiettivo di sviluppare nelle farmacie territoriali una serie di servizi rivolti al paziente cronico, che spaziano dalla sua presa in in carico con relativo monitoraggio terapeutico (in collaborazione con i medici di famiglia e i medici specialistici di riferimento per l’aumento dell’aderenza terapeutica e la farmacovigilanza degli assistiti fragili, con patologie croniche) all’assistenza domiciliare, per la quale la farmacia si avvale anche della collaborazione dell’infermiere, del caregiver e di altri professionisti sanitari, in stretta collaborazione con le Asl. Tra gli obiettivi individuati sono incluse anche la presa in carico di alcuni esami diagnostici e di telemedicina tramite la rete territoriale delle farmacie convenzionate, e l’integrazione delle farmacie convenzionate nei servizi di prevenzione regionali.

“Il ruolo e la collaborazione delle farmacie all’interno del servizio sanitario sono per noi essenziali sia per la loro diffusione territoriale e la funzione sociale che svolgono in zone dove spesso rappresentano l’unico presidio sanitario esistente, sia per l’indubbia professionalità dei farmacisti stessi, in grado di gestire la presa in carico del paziente cronico come di offrire servizi di front office e di prevenzione – commenta Saccardi -. L’accordo, che abbiamo sottoscritto oggi, testimonia la volontà di rafforzare questa collaborazione con progetti sperimentali e su base volontaria, vista fra l’altro l’ottima sinergia che è venuta a crearsi in piena emergenza sanitaria dovuta al Covid. Il servizio offerto dalle farmacie in modo capillare, anche nelle aree rurali e a minore densità di popolazione, ci ha permesso di essere vicino anche ai nostri assistiti più fragili. In questa ottica, possono esserci sempre più di aiuto le piattaforme informatiche, sottoposte a continui aggiornamenti e migliorie, che per esempio attraverso la telemedicina in farmacia possono consentire la fornitura di prestazioni e la possibilità di completare i percorsi di diagnosi e cura”.

L’accordo definisce, in particolare, le modalità operative della sperimentazione del servizio in farmacia, relativo al monitoraggio dell’aderenza alla terapia farmacologica nel paziente con bronco-pneumopatica cronica ostruttiva (bpco), la tecnologia impiegata, la formazione dei farmacisti, il servizio di fornitura delle prestazioni di telemedicina, ulteriori attività da sviluppare come i prelievi e la consegna nominativa di materiali per lo screening per la prevenzione oncologica del colon retto e le vaccinazioni.

“E’ con soddisfazione che sottoscrivo, per conto delle farmacie private della Toscana, questo accordo che vede l’avvio nella nostra Regione, grazie alla volontà dell’assessore Saccardi, di un progetto di sperimentazione della farmacia dei servizi. L’accordo conferma lo spirito di collaborazione tra l’ente pubblico e la categoria che ha come obbiettivo comune quello di rafforzare il ruolo socio sanitario della farmacia sul territorio nell’interesse della cittadinanza tutta – aggiunge Sergio Bottari, presidente Federfarma Toscana – . Si tratta di un accordo sperimentale e su base volontaria che vede al centro il monitoraggio dell’aderenza terapeutica del paziente cronico. Una farmacia sempre più presidio per la tutela della salute pubblica, come evidenziato anche nella recente pandemia Covid 19 e che affianca alla distribuzione del farmaco la funzione di supporto professionale al cittadino, affinché una corretta aderenza alla terapia prescritta dal medico renda quest’ultima più efficace. Il nuovo modello di farmacia che si delinea prevede non solo un ruolo di verifica, ma anche di prevenzione. Con la sua capillarità e facilità di accesso contribuisce, inoltre, a ottimizzare le risorse del Servizio sanitario nazionale”.

“Con questo accordo le farmacie comunali, capillarmente diffuse sul territorio, sono sempre più integrate con il servizio sanitario regionale – dichiara Alfredo De Girolamo, presidente di Confservizi Cispel Toscana -. Anche a seguito dei problemi legati all’invecchiamento della popolazione, l’accordo consentirà di migliorare l’aderenza alla terapia per poter gestire al meglio le malattie croniche, gettando contemporaneamente le basi per il potenziamento dei servizi di telemedicina. Nel caso delle malattie croniche, la professionalità del farmacista garantirà un monitoraggio sulla corretta assunzione dei farmaci ed il corretto utilizzo dei device (Bpco) assicurando una maggiore efficacia della terapia farmacologica. L’accordo verrà sicuramente rafforzato nel 2021, e il potenziamento della telemedicina in farmacia, integrata con il fascicolo sanitario del cittadino, rappresenta un’opportunità di fruibilità di alcune prestazioni diagnostiche soprattutto per i territori più disagiati. Un’opportunità anche per ridurre le liste di attesa legate a queste tipologie di esami, accentuatesi a seguito dell’emergenza Covid, e per avvicinare il Sistema sanitario regionale al cittadino tramite la rete capillare delle farmacie comunali, che si è dimostrata nodo centrale per l’erogazione dell’assistenza sanitaria durante lo stress test dell’emergenza Covid. E questo è solo l’inizio per portare a pieno regime un modello toscano di farmacia dei servizi che promuova un approccio alla prevenzione e alla cura, riducendone al contempo i costi sociali”.

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