Lettera aperta di un gruppo di presidenti di seggio di Viareggio in merito alle condizioni di lavoro ai seggi elettorali indirizzata al presidente della Repubblica, al presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell’Interno,
al presidente della Regione Toscana e al sindaco di Viareggio

“Il diritto di voto è garantito da Presidenti di seggio con esperienza spesso pluriennale, coadiuvati da segretario e scrutatori, che prestano un servizio specifico e qualificato, in condizioni sempre più impervie, per assicurare libertà di accesso, segretezza del voto, obiettività e trasparenza dello scrutinio.
In alcuni comuni, oltre al referendum costituzionale, ci saranno anche le elezioni regionali e comunali, con distribuzione della presenza al seggio nelle giornate di sabato 19, domenica 20, lunedì 21 e martedì 22 settembre.
Ci saranno tre corpi elettorali diversi: gli italiani residenti all’estero votano in Italia per regionali e comunali ma all’estero per il referendum, mentre alle comunali votano anche i cittadini dell’unione europea.
In ragione dell’emergenza sanitaria, il personale dei seggi dovrà combinare le normali operazioni elettorali con tutte le misure anti-Covid necessarie per garantire sicurezza e incolumità a coloro che si trovano all’interno del seggio: disinfezione continua di cabine elettorali, matite copiative e altri oggetti; obbligo di mascherina; garanzia di disponibilità di gel disinfettante; controllo costante delle regole di distanziamento.
I seggi saranno aperti per le operazioni di voto per un totale di 24 ore, cui si aggiungono le operazioni preliminari e gli scrutini, con le variabili del voto disgiunto, delle preferenze di genere, della compilazione dei verbali e della consegna delle schede scrutinate al Municipio, con tanto di coda per i controlli.
Se tutto va bene, si tratta di almeno 40 ore di lavoro, oltre ai possibili rallentamenti dovuti alle misure anti-Covid.
Nel corso del tempo, gli impegni, gli orari e le responsabilità sono diventati sempre più pesanti, il numero degli elettori per seggio è fortemente aumentato, ma i compensi sono progressivamente diminuiti.
In questa specifica tornata elettorale, con tre elezioni, l’indennità prevista è di 196 euro per i Presidenti e 148 euro per Segretari e Scrutatori (rispettivamente, circa 5 euro e 3 euro e mezzo l’ora).
Queste condizioni rischiano di costringere una buona parte dei presidenti e degli altri componenti dei seggi elettorali a rifiutare l’incarico”.

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