La solidarietà del Partito Democratico ad Alberto Veronesi per i fatti accaduti a Viareggio

La solidarietà del Partito Democratico ad Alberto Veronesi per i fatti accaduti a Viareggio

Questa la nota:

“Alberto Veronesi è molto di più che il figlio di quello scienziato straordinario che è stato suo padre Umberto.

Uomo di cultura, Maestro, direttore d’orchestra, direttore musicale, Alberto è uno dei nostri candidati nelle elezioni regionali toscane.

Per questo, a seguito di una dichiarazione di Susanna Ceccardi sul “non senso di definirsi antifascisti” e ascoltando Salvini urlare i suoi soliti slogan in un comizio a Viareggio, ha voluto dire la sua, intervenendo con un cartello e con la sua voce: “Noi siamo una città civile. Questa è terra di libertà, questa è terra di antifascismo. Vergogna, non si scherza con l’antifascismo”.

E sapete come ha risposto quel gran signore che è il senatore Salvini? Dandogli del “matto”.

A lui, a cui i fascisti fecero deportare la madre nel lager nazista di Bergen-Belsen quando lei aveva appena 15 anni.

A lui, a cui i fascisti chiusero la madre in un vagone per mandarla a morire lì, in quel campo in cui a perdere la vita furono in 50.000, tra cui Anna Frank.

Lei sopravvisse, trasmettendogli l’importanza di essere antifascisti. Ieri, oggi, domani.

Ecco, la risposta migliore a quel “matto” viene proprio da lui, da Alberto Veronesi: “Non si strizza l’occhiolino ai fascisti e non si scherza sull’antifascismo. A Salvini piacerebbe che io fossi soltanto un povero matto. No. Io sono soltanto il figlio di una donna che ha conosciuto l’orrore del lager di Bergen-Belsen e che fin da ragazzo ha respirato una cultura antifascista. Il fascismo si batte soltanto attraverso la conoscenza e la cultura, non dimenticando o sminuendo la storia”.

E non c’è davvero nient’altro da aggiungere”.

Ti protrebbe interessare

“La proprietà riveda la sua scelta”. Lettera dell’Arcivescovo Giulietti al Tirreno

cgil viareggio

Il Tirreno, CGIL “No alla chiusura della redazione di Viareggio”

ConfCommercio bacchetta il gruppo SAE: “Rivedete i vostri piani per Viareggio”