Pd, Francesca Fazzi dà il via alla campagna elettorale e si presenta come capolista alle Regionali 2020

Mettersi in gioco per mettersi a disposizione, ci sono momenti in cui farlo è un dovere civile e morale.

In un tempo così difficile, segnato dalla drammatica fase della pandemia Covid-19, ho scelto di dare il mio contributo per non sottrarmi a quella sfida alla quale tutti siamo chiamati a concorrere per ricostruire il nostro futuro. Lo dovremo fare abbandonando schemi e vecchie politiche e guardando in faccia gli obbiettivi per quella che sarà una vera fase di ricostruzione. Per questo ho accettato di esserci in mezzo ai tanti che, come me, sentono forte la necessità di ritrovare un senso alto della politica, per governare una crisi che si annuncia devastante, ma di fronte alla quale dobbiamo tenere alti i nostri grandi valori guida.

La mia attività di imprenditrice in un settore così particolare come quello della piccola editoria libraria, credo costituisca un osservatorio privilegiato nei confronti della società, e credo che la proiezione in ambito regionale di questa vicinanza e conoscenza del territorio possa rendermi una rappresentante credibile. Sono consapevole delle nostre grandi potenzialità, volano di promozione per il territorio: i temi sono quelli legati al nostro grande patrimonio da Puccini alle Mura, alle grandi viabilità storiche, ai borghi, alla valorizzazione del turismo verde e enogastronomico …

Penso anche all’innata e coltivata imprenditorialità dei Lucchesi capaci di inaspettate e geniali aperture, dalla nautica al cartario, all’avanguardia anche per nuove sensibilità ecologiche. Un territorio ricco di eccellenze creative artigianali che rappresentano la nostra tradizione e ci rendono famosi nel mondo, dai presepi della Media Valle ai grandi carri allegorici del Carnevale di Viareggio. E la grande cultura artistica espressa dal territorio di Pietrasanta, Forte dei Marmi e l’alta Versilia terra di elezione dei grandi artisti e scultori.

Cultura e impresa, impresa e cultura. Grandi temi di promozione valorizzati in questa tornata elettorale anche dal profilo di un Presidente quale è Eugenio Giani, che ha fatto della cultura dei territori uno dei suoi tratti distintivi; temi che non possono essere lista di possibilità future, ma oggetto concreto di un’agenda operativa e che devono essere connessi in una prospettiva ampia con le grandi scelte, dai trasporti, alla viabilità, alle grandi opportunità ambientali ed ecologiche che dialogano nella società con sensibilità nuove e crescenti, attente all’ambiente e alla cultura animalista.

Ma non possiamo dimenticare i grandi temi inclusivi che la recente drammatica esperienza del lock-down ha evidenziato come nervi scoperti. I nostri giovani e intorno a loro la formazione, l’istruzione, le opportunità di lavoro che dobbiamo costruire per dare prospettive certe al nostro futuro; i nostri anziani, la loro cura, la loro testimonianza, tesoro per il nostro presente; i diversamente abili, il nostro bisogno di vivere insieme a loro una socialità più equa che dia spazi e opportunità a tutti noi.

Anelli senza i quali la catena del nostro vivere civile si riduce ad un cerchio autoreferenziale privo di stimoli e senza promessa di futuro.

Io ci credo. Fermamente. Mi impegnerò con serietà.

Due parole anche sulle modalità e la tipologia di campagna elettorale che vorrò condurre, all’insegna della sobrietà.

Credo che anche i tempi difficili che stiamo vivendo impongano una campagna da un lato dai costi ‘francescani’, dall’altro che sappia abbandonare slogan e post preconfezionati e una gigantesca corsa collettiva alla copertura di tutti i temi possibili, e sappia invece comunicare contenuti. La campagna elettorale è un momento di confronto ed è importante ricercare le giuste modalità di comunicazione senza dimenticare il dialogo e l’ascolto, ma anche la proposta in linea con le proprie caratteristiche. Dobbiamo certo utilizzare i social, ma attraverso i social dobbiamo filtrare la realtà non artefarla. E’ un messaggio importante, anche civile e morale, e anche questo è il segno che io voglio dare nel parlare di cose vere, vicine agli interessi della gente, ponendomi come interlocutore del territorio e, nel far questo, utilizzando la mia voce, le mie argomentazioni. Purtroppo l’emergenza covid 19 impone restrizioni che necessariamente cercheremo di comporre attraverso un più massiccio utilizzo dei social, ma cercherò di farlo in modo che la comunicazione non perda di autenticità. Perché la distanza della ente dalla politica esiste e dobbiamo darci da fare per far fare una inversione di tendenza.

Francesca Fazzi – note biografiche

Sono nata a Lucca e dopo il diploma al Liceo Classico Machiavelli mi sono Laureata in Lettere con il massimo dei voti (con lode) presso l’Università degli Studi di Pisa con una tesi sul Teatro del Rinascimento. Interesse quello per il teatro che mi accompagna da sempre e che mi ha portato mentre ancora ero studentessa alla realizzazione di una Collana editoriale “Voci di repertorio” diretta da Angela Guidotti dedicata proprio all’edizione di testi teatrali dei grandi autori del nostro patrimonio.

Inizio la mia la mia attività di editrice nell’azienda, fondata da mia madre Maria Pacini Fazzi alla fine degli anni 60, già durante il mio percorso universitario, attraverso la messa in opera, la cura e la promozione di collane nate dalla condivisione di idee e interessi con i miei docenti: non solo la già citata “Voci di repertorio”, ma anche “L’Unicorno. Collana di testi e critica letteraria” diretta da Luigi Blasucci; “Morgana. Studi e testi rinascimentali”, diretta da Lina Bolzoni. Fare editoria, fare libri, soprattutto in una realtà di piccole dimensioni come la nostra (insieme a me e mia madre lavorano 3 dipendenti) significa sviluppare progetti, nati da competenze forti: significa dar voce e corpo alle idee. All’interno della casa editrice ho maturato esperienze diverse partendo dalla redazione, fino all’ideazione, promozione e direzione editoriale. Nel 2016, in occasione del cinquantesimo anniversario di fondazione della Casa editrice ho promosso la Collana Italiane, diretta da Nadia Verdile, dedicata alla valorizzazione delle figure femminili nella storia italiana, giunta oggi all’ edizione di 15 titoli”.

(Visitato 186 volte, 1 visite oggi)

Alberto Veronesi sulla Ceccardi a Sant’Anna di Stazzema: “Quando un avversario politico riconosce le tue ragioni, devi essere soddisfatto”

Tommaso Fattori (Toscana a Sinistra) a Lido di Camaiore presenta i candidati alla Regione