Incendi alla Lecciona, parla Legambiente:

Da luglio si stanno verificando incendi nella Macchia Lucchese e nella riserva della Lecciona, con la distruzione di ettari di bosco, nonostante l’incessante lavoro svolto dai volontari antincendio e dai vigili del fuoco, che si prodigano per tenere sotto controllo la situazione.

Quello che sta accadendo non è affatto un fenomeno inevitabile, magari dovuto all’estrema siccità o a gesti di mitomani, è piuttosto il segno evidente del generale disinteresse, costante degrado e penosa incuria, cui questa zona del Parco MSRM è sottoposta ormai da anni. Il segno tangibile della totale mancanza di controllo e tutela di un’area che, invece di essere valorizzata per le preziose emergenze naturalistiche e paesaggistiche, è ancora vista da molti come una terra franca, emarginata rispetto al contesto urbano, dove chiunque può fare quello che vuole e in totale libertà!

All’inizio dell’estate, in vista di quella che si preannunciava come una stagione particolarmente critica, perle restrizioni imposte dal covid e la situazione economica peggiorata, che avrebbe spinto sulla spiaggia della Lecciona molte più persone degli anni passati, Legambiente ha lanciato un appello per l’adozione di opportuni provvedimenti alle autorità competenti, Comune di Viareggio e Ente parco in primis. Si richiedeva infatti di intensificare i controlli e di sistemare nella zona opportuna segnaletica per informare i turisti e prescrivere comportamenti consoni ad un’area naturale così fragile come l’ambiente dunale. Si chiedeva che venissero esplicitamente vietati i falò notturni nell’area (possibile causa, a quanto si legge, degli incendi recenti), tenuto conto dell’esistenza di precisi divieti del Parco e della Capitaneria di Porto in tal senso.

A tutt’oggi, prossimi al Ferragosto, non c’è traccia dei cartelli di segnalazione che avevamo chiesto, così come dei controlli che sono molto scarsi e non effettuati in modo costante; così chiunque può andare sulla spiaggia, accamparsi, accendere falò ed arrecare danni al anche al bosco retrostante.

Ci chiediamo ad esempio perché anche a Viareggio, per l’area in oggetto, non vengano effettuati i controlli, anche in notturna, come quelli fatti recentemente a Vecchiano, da parte delle forze dell’ ordine, smantellando gli insediamenti abusivi e sanzionando le persone che avevano acceso falò sulla spiaggia!

Nell’imminenza delle festività di Ferragosto, come ci insegna l’esperienza degli anni passati, questi fenomeni (tende, falò ecc.) si intensificano: se ne saranno accorti anche il Sindaco ed il Presidente del Parco? Perché per prevenire bisogna muoversi ed occorre farlo in fretta: la prevenzione si fa informando la gente e controllando che si comporti di conseguenza.

Ci permettiamo di dare un piccolo consiglio, di facile realizzazione e che non costa niente: ci sono dei cartelli gialli molto evidenti di “divieto di campeggio” che sono stati messi in Via Indipendenza, Via Corridoni e Via Comparini, a presidiare zone dove a nessuno verrebbe in mente di accamparsi, perché non spostarli a ridosso della spiaggia in modo che non ci siano più scuse per chi ha erroneamente pensato di poterci trascorrere la notte indisturbato?

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