Dietro la salvezza del Pescara c’è il lavoro di un mental coach: Eugenio Vassalle, il mental coach dei calciatori e allenatori professionisti.
“Quando un mese fa mi sono sentito con il mister Andrea Sottil dicendogli che potevo dargli una mano sotto l’aspetto del lavoro mentale sulla squadra, lui rimase contento e abbiamo cominciato a collaborare da subito, dato che in passato avevamo già lavorato insieme a Livorno con la promozione in B, dove mi occupai sulla motivazione con filmati, parole chiave ed altro”, spiega Vassalle: “Con il Pescara è stata un collaborazione molto più intensa ma rimanendo dietro le quinte, perchè in questi momenti si deve intervenire non troppo troppo radicalmente per non creare delle interferenze con la mentalità della squadra. Il lavoro è stato fatto complessivamente sulla gestione dell’adrenalina, sulla concentrazione ma soprattutto sulla motivazione riportando e ricostruendo mentalmente l’obiettivo, dove qui il Mister è stato bravissimo nella gestione delle emozioni e soprattutto nella comunicazione. Questo anno per me è stato magico dato che entrai a gennaio in staff con Mister Vito Grieco con la Sicula Leonzio che mi chiamarono nel momento peggiore della stagione e con tanto lavoro siamo riusciti ad capovolgere la negatività di quel momento in positività, finendo la stagione con una grande salvezza. Poi con la Reggiana e la sua promozione in serie B in questo caso seguendo il calciatore Ivan Varone premiato come miglior centrocampista della serie C. Questo mestiere è sempre più presente nel calcio professionista perché la mente ne parlano tutti ma l’allenano in pochi e quando scopri la sua importanza arrivano anche il risultati”.

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