Di Francesca Cecconi

E chi l’ha detto che a teatro si va solo per ridere? Gaia De Laurentiis e Pietro Longhi ci mettono subito in guardia parlando della loro nuova commedia Diamoci del tu che presentano al pubblico della Versiliana questo giovedì 20 agosto alle 21.30 per la 41^ edizione del Festival La Versiliana, secondo la consulenza artistica di Massimo Martini.

Riusciamo a intercettarli durante le ultime prove con il regista Enrico Maria Lamanna, di cui entrambi ne tessono le lodi per aver lavorato attentamente sullo studio dei loro personaggi con molte prove a tavolino.

Diamoci del tu è una commedia brillante, in cui due personaggi legati da un rapporto lavorativo si riscoprono e passano appunto a darsi del tu. Potete presentarci i vostri personaggi? Chi sono?

GAIA DE LAURENTIIS. È una commedia brillante ma con una grande parte emotiva. Il mio personaggio è una cameriera che vive da 28 anni a casa di questo scrittore, ma con cui non ha mai avuto modo di interfacciarsi. Sono due solitudini che si incontrano, perché entrambi non hanno più niente. Lei è sola, senza una famiglia, non è sposata. Ha assistito inerme alla vita di quest’uomo, che si è sposato, ha avuto figli, si è separato, rimanendo sempre nell’ombra. 

PIETRO LONGHI. Io interpreto lo scrittore, che ha avuto una vita piuttosto dinamica e ricca di successo: ha avuto 3 mogli, ha perso un figlio, ha scritto 15 romanzi tutti di grande successo, ha sceneggiato molti film. Ha consumato una vita senza accorgersi di quello che gli succedeva intorno, senza godersi le piccole cose. È un uomo di successo, come tanti, che ha sempre vissuto con i riflettori puntati addosso e non si è mai reso conto di quello che gli accadeva intorno. Non conosce neppure il nome della sua governante che sta con lui da 28 anni poi, improvvisamente, rimane solo con un problema di salute e si accorge finalmente di questa presenza. Vuole sapere di più della sua vita, di come questa donna abbia vissuto alle sue dipendenze per 28 anni. Sono le sette e mezza di sera, lui va a casa e la trattiene per un’ora e mezza in una confessione reciproca. Perché anche lei chiederà dei chiarimenti che permetteranno a entrambi di realizzare e comprendere la propria esistenza. Si tratta di momenti di vita reale in cui ognuno di noi può immedesimarsi. 

Perché è importante per voi in questo momento portare Commedia nei teatri?

GAIA DE LAURENTIIS. La scelta del testo è importante, c’è da dire che in questo momento le persone non hanno voglia di piangere ma non credo nemmeno che vogliano solo cose divertenti. Anzi, il valore catartico del teatro è importante e può essere un modo per commuoverci tutti insieme. In questo momento non c’è il desiderio di ridere tanto per ridere, ma c’è da riflettere e a teatro si deve provare a condividere dei sentimenti. 

Quale messaggio vorreste lanciare dal vostro palco, ora che siete tra i primi a poter rappresentare sui palchi italiani?

PIETRO LONGHI. Il messaggio è di non abbandonare il teatro, di tornare a teatro e avere un po’ di pazienza. Nei primi mesi dovremo avere delle accortezze non solo in teatro ma nella vita di tutti i giorni, però l’importante è non abbandonare il teatro, continuare ad andare. Gestendo alcuni teatri a Roma, sento che il pubblico ha molta voglia di tornarvi e speriamo che questo virus ci permetta di riprendere. Il lockdown è stato lungo, cercheremo di ripartire ai primi di ottobre con le stagioni di prosa e speriamo che per quella data il pubblico ci possa essere.

Cosa vi aspettate dal pubblico della Versiliana?

GAIA DE LAURENTIIS. Mi aspetto che il pubblico sia ben disposto a questo testo, sperando di avere lo stesso riscontro che abbiamo avuto a Roma. In generale il pubblico cambia di città in città: c’è quello che ride a ogni singola battuta e sugli applausi se ne va, ma c’è anche quello che sta in silenzio tutto il tempo e poi ti stupisce agli applausi alzandosi in piedi. È veramente diverso da città in città e rispecchia le persone del luogo. Mi auguro semplicemente che si percepisca il messaggio di questo testo.

Non ci resta che aspettare di vedere questa commedia brillante ma comunque riflessiva come ci hanno detto i protagonisti Gaia De Laurentiis e Pietro Longhi che ringraziamo. Li troveremo in scena questo giovedì 20 agosto ore 21.30 sul palco della Versiliana. 

Di Francesca Cecconi

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ultimo aggiornamento: 20-08-2020


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