Del Ghingaro inaugura la sede di Casa Europa a Villa Borbone

Da oggi l’Europa è più vicina.
“Abbiamo inaugurato infatti Casa Europa, la nuova sede a Villa Borbone – spiega il sindaco Giorgio Del Ghingaro:
“Progettazione per bandi europei, formazione, individuazione canali di finanziamento, rapporti diretti con le istituzioni e gli organismi tecnici.
Dopo l’uscita dal dissesto finalmente possiamo riattivare tutti i canali per attrarre risorse per Viareggio”.

“Sono stato tra gli oratori all’inaugurazione di Casa Europa – la prima in Italia – qui a Villa Borbone a Torre del Lago” esordisce così Alberto Veronesi, candidato PD al consiglio regionale nel collegio Lucca Versilia, e continua “Un’iniziativa dal doppio valore simbolico: per Viareggio, che grazie al suo Sindaco diventa sempre di più Civitas, un modello di città moderna, aperta, inclusiva, crocevia del mondo, e per il rapporto tra l’Italia e l’Europa, che, a dispetto di tutti quelli che volevano italexit ( ma non è questo il momento della polemica politica), trova qui casa, casa intesa non come edificio, luogo fisico, ma come luogo di costruzione e pensiero.” E continua: “Mario Draghi, recentemente, al Meeting di Comunione e Liberazione, nella sua prima apparizione di alto profilo da quando ha rilanciato quel suo “Whatever it takes” (“Ad ogni costo”) ricordando la differenza tra debito “buono” e debito “cattivo” e l’importanza della trasparenza nelle azioni per preservare la solidarietà nell’Unione. l 750 miliardi del Next Generation EU, inteso ad aiutare l’UE a superare la crisi causata dalla pandemia, insieme ai 540 miliardi di SURE fondi già disponibili per le tre reti di sicurezza (per i lavoratori, le imprese e gli Stati membri), ed ai 37 miliardi del Mes ci aiuteranno a risollevarci. Ma la ricostruzione dell’Europa post-Covid sarà efficace solo se il nuovo debito sarà “utilizzato a fini produttivi”, vale a dire in infrastrutture, ricerca, e formazione. Draghi ha insistito molto sui “giovani”. Sui quali pende la spada di Damocle del costo salatissimo della guerra al coronavirus. “I sussidi servono a sopravvivere, a ripartire”, ha detto, ma ai giovani bisogna dare di più perché “i sussidi finiranno” e se la spesa a debito non sarà servita a formarli professionalmente, a creare nuove opportunità, saranno loro a essere le vittime sacrificali.” Infine, le conclusioni: “Ed ecco perché questa casa dovrà essere soprattutto la casa dei giovani europei. E, se Altiero Spinelli nel manifesto di Ventotene scrisse che “La via da percorrere non è facile, né sicura. Ma deve essere percorsa, e lo sarà”, qui, oggi da Viareggio, da Lucca, dalla Toscana abbiamo posto un altro “lastrone” per completare quella via.”

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