Ricomincia la scuola, tra i timori di molti genitori sui possibili contagi da Coronavirus, soprattutto per gli asili nido e le scuole materne dove i piccoli è ben difficile che possano rispettare il distanziamento. Sulla questione abbiamo interpellato il professor Francesco Menichetti, Ordinario di Malattie Infettive all’Università di Pisa, Presidente GISA (Gruppo Italiano per la Stewardship Antimicrobica) e Direttore U.O.C. Malattie Infettive, AOUP

E’ necesssario avere la ferma convinzione che la scuola debba ripartire: l’abbiamo tenuta chiusa per tre mesi ed abbiamo riaperto le discoteche…………….e la possibilità di raggiungere le località turistiche in italia ed all’estero. Ci siamo preparati abbondantemente, ma il rischio zero non esiste e nelle oltre 40.000 aule che esistono in italia si potrà registrare qualche caso di infezione e la necessità di chiusure selettive e mirate. Ci sarà pero’ una sorveglianza attiva e l’aiuto della sanità scolastica

Cosa fare se un bimbo presenta mal di gola, tosse, diarrea, febbre? Andare dal pediatra, o chiamarlo a casa, o recarsi al pronto soccorso pediatrico?

E’ essenziale per tenere liberi i PS degli ospedali e che la sanità territoriale sia presente e reattiva, inclusa quella coinvolta nell’assistenza pediatrica

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