“I fatti strazianti di cronaca di questi giorni sono una ferita per tutto il nostro paese e la nostra comunità. È come vivere fatti accaduti studiati solo sui libri, ed io sono sconvolto da tutto questo dolore”.

Sulla vicenda di Paola, la ragazza campana innamorata di Ciro, un trans ftm, morta due giorni fa dopo l’inseguimento da parte del fratello, ora in carcere a Poggio Reale, che difeso dall’avvocato Giovanni Cantelli oggi affronterà l’udienza di convalida, dopo Alberto Veronesi e Regina Satariana interviene anche Marco Volpi, drag queen e candidato al consiglio comunale di Viareggio a fianco del geologo Roberto Balatri:

“Dopo Willy è toccato a Paola, una giovane ragazza di soli 22 anni speronata dalla moto di suo fratello mentre era in moto con il suo fidanzato, Ciro. Speronata dal fratello perché meritava una lezione, una lezione perché si era innamorata e viveva il suo amore alla luce del sole con Ciro, un ragazzo transgender Ftm, ecco la sua colpa. Secondo il fratello Paola era stata “infettata” da Ciro e quindi lui si è sentito in obbligo, come se avesse un qualsivoglia diritto di proprietà sulla vita della sorella, di punire i due innamorati. Perché appunto provare amore per un ragazzo transgender è un’onta da lavare e rimuovere. La cultura patriarcale, machista ed eterocentrica che tristemente imperversa nel nostro paese rende accettabile e giustificabile un atto del genere, come se l’articolo 587 del codice penale non fosse mai stato abrogato. E tutto questo viene appoggiato dai media e giornalisti che descrivendo Paola e Ciro “gay”, “due amiche”, “lesbiche”, tolgono dignità ed identità alle vittime, uccidendo due volte. Siamo stuf* di essere carne da macello per il giornalismo del dolore e del sensazionalismo, siamo stuf* di essere vittime indifese in un paese che non riconosce nemmeno le nostre identità, siamo stuf* di essere invisibili. L’omobitransfobia e misoginia in Italia ormai sono un emergenza ed una legge è ormai più che indispensabile, un’ educazione affettiva, sessuale e di genere sul larga scala una necessità. Non staremo qua inermi in balia di futili discussioni, ci saremo e ci faremo sentire. Basta con le parole, qua servono i fatti. Uscire da questo medioevo culturale è di massima importanza. Massima solidarietà a Ciro, e che giustizia stavolta sia assicurata”.

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ultimo aggiornamento: 14-09-2020


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