Eros Tetti, candidato in Europa Verde con il Centrosinistra (Firenze 1, Lucca, Grosseto). Lei è un outsider, nuovo alla politica che si presenta per la prima volta a Elezioni regionali. Chi è Eros Tetti?

Io nasco garfagnino e montanaro, e la mia educazione ed identità è quella, ma ho incontrato molte culture e fatto molte esperienze. Sono stato a Londra, a Milano, a Firenze, sono un umanista, ed ho lavorato con la multiculturalità in Inghilterra, con il mondo delle Ong e della nonviolenza. Ho vissuto. Ma è stato il tornare nella mia terra e vedere il disastro che la politica permette di fare nelle mie Alpi Apuane che mi ha spinto a mettermi in gioco in prima persona. Voglio lasciare a mia figlia, neonata, un modo senza cave, caccia, allevamenti intensivi, inceneritori, rifiuti, inquinamento, e così via. Ma, nella mia breve ma intensa vita, ho anche incontrato il mondo delle sofferenze planetarie, le migrazioni dato che da 7 anni sono nella dirigenza di una Coop. Sociale che accoglie i rifugiati con cui ho fatto molti progetti di inserimento in aziende produttive, perché così si fa integrazione che piaccia agli italiani ed ai migranti, e che eviti i conflitti.

Campagna elettorale durissima con la gestione post Covid.  Cosa farà vincere la sua coalizione?

La necessità di difendere la particolarità e l’unicità della Toscana. Credo che sia un tema che metta dubbi anche agli stessi elettori di destra. La Toscana è terra colta, delicata, fragile e ci appare che la destra e la Lega, il cui approccio ai problemi è ruvido e “di pancia”, essendo cresciute convulsamente in pochi anni, non abbiano una classe dirigente esperta a sufficienza per governare la complessità di questa regione, del suo paesaggio e delle sue città. Tutto peggiorerebbe e vogliamo impedirlo. Il modo in cui la Lega affronta la questione Alpi Apuane, territorio di grande pregio riconosciuto dall’Unesco, chiedendo la totale libertà di escavazione, oppure vedere il Parco di Migliarino San Rossore come un freno allo sviluppo, lo dimostrano. In Toscana ci vuole riflessione, cultura e attenzione e la destra è lontana anni luce!

E la specificità e il plus valore  politico che viene dalla sua lista?
Io ed Europa Verde abbiamo una convinzione: il conflitto fra il lavoro e l’ambiente, da cui nessun altro partito e cultura politica sa uscire, non deve esistere. Bisogna avere la tenacia, l’intelligenza e la forza di studiare, imparare, riflettere, di fronte ad ogni problema, per salvaguardare sia il lavoro che l’ambiente. Lo si può sempre fare, senza dividersi fra chi, in nome del lavoro propone la distruzione dell’ambiente e viceversa. Il caso su cui mi sono formato è chiaro: nelle Apuane quel conflitto è palese ma ho nel programma soluzioni per uno sviluppo alternativo sostenibile che crei tanto lavoro quanto se ne perderà chiudendo le cave di marmo. O è il caso delle vie di penetrazione nella Pineta di Viareggio: sappiamo che la costa si ritira perché si alza il mare e, dunque, nessun nuovo taglio o opera nella Pineta, essa deve essere allargata per mantenere l’arenile e la spiaggia.

I provvedimenti principali del suo possibile mandato in consiglio regionale?
La revisione del Piano Paesaggistico PIT nella parte riguardante le Apuane. Approvando la prima versione del PIT di Anna Marson stesso laddove si decideva la chiusura di tutte le cave nel Parco delle Alpi Apuane e l’attivazione di un progetto di sviluppo sostenibile integrato che crei tanto lavoro quanto ne è nelle cave chiuse. Come primo passo per chiudere poi le altre cave. Il caso Viareggio dove si gioca la capacità della politica regionale di guardare lontano. Europa Verde, dice che bisogna allargare la Pineta di Viareggio verso monte non tagliarla e limitarla con strade o altre opere. L’aeroporto della Toscana è a Pisa e, dunque, è quello anche di Firenze. Non siamo nelle condizioni di fare del campanilismo inutile. Miglioriamo i collegamenti fra Pisa, Firenze e le altre città. Non assoluto all’Aeroporto di Firenze.
Voglio lanciare un sasso nello stagno della politica toscana! Oggi, per fermare la destra e la Lega della Ceccardi ma, domani, per contrastare tanti progetti e programmi del PD e di Renzi (che, non dimentico, sono la causa del caso Apuane). Non farò sconti né darò tregua a Giani ed al PD e, pur annunciando lealtà, lavorerò sempre per cambiare o fermare alcune loro decisioni negative. Ma lo appoggerò nelle battaglie comuni come quella odierna per fermare Ceccardi.

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