Se l’amministrazione Coluccini leverà le gambe dal pantano in cui si è infilata si mangerà di meno e si pagherà di più nelle mense scolastiche. 

Così i gruppi di minoranza di Massarosa sul controverso punto sulle mense. Perché questa è la logica conseguenza della trasformazione di questo fondamentale servizio da servizio a domanda individuale a servizio in concessione. 
Nel primo caso,  come avviene in quasi tutti i comuni,  una parte dei costi la pagano gli utenti e una parte grava sulla fiscalità generale. 
Adesso con la scelta della concessione,  tutti i costi sono scaricati sulle famiglie degli alunni. 

Come al solito questa scelta scellerata di cui l’amministrazione Coluccini porta piena la responsabilità è avvenuta nel clima di violenza verbale, politica e morale in cui da un anno e mezzo è stata sprofondata a Massarosa.  “C’è il dissesto” e l’ossessiva ripetizione di questo argomento non fa che confermare quanto è chiaro a quasi tutti: che il dissesto è stato deciso per darsi ragione e per costituire un alibi ad un programma non dichiarato ma esplicito di smantellamento del comune di Massarosa come l’hanno costruito sei generazioni di massarosesi. 

Adesso è chiaro a tutti quali erano gli sprechi di quelli di prima: davano da mangiare a prezzi ragionevoli ai bimbi delle scuole! 

Nel merito la delibera di ieri sera espropria il comune del controllo su aspetti decisivi:  e chi non paga non mangerà,  perché nessuno potrà impedire questa inaccettabile umiliazione di bambini, alla maniera dei peggiori comuni leghisti.
Perché anche di questo si è assunta esplicita responsabilità la nuova maggioranza – continua Del Soldato – che governa il comune,  respingendo un nostro ordine del giorno che chiedeva garanzie minime, ovvero:

  • L’inserimento di norme che impediscano la sospensione dell’erogazione dei pasti ai bambini di genitori che non corrispondano il prezzo del pasto;
  • La salvaguardia dei livelli occupazionali e del personale già impiegato dal gestore del servizio a domanda individuale, attraverso l’introduzione di significativi e determinanti punteggi (almeno 1/10 del valore attribuito in totale all’offerta tecnica) per le offerte che terranno conto di tale esigenza mediante impegno formale di natura contrattuale;
  • Il non riversamento in capo all’utenza, e al costo unitario del pasto da questa sostenuto, dei costi dovuti ai benefici sociali previsti per le utenze deboli;
  • L’introduzione di specifici obblighi di utilizzo di derrate biologiche (in percentuale non inferiore all’80%), a filiera corta e prodotte sul territorio comunale, a tutela e sostegno degli operatori economici massarosesi e dei prodotti locali, nei termini e nelle forme consentite dalla legge.

Nemmeno questo hanno voluto accettare, pensando che le cose si gestiscano con le parole al vento e non con lo scrupolo degli atti.

Già la maggioranza: la votazione di ieri sera e quella parallela sulle mozioni di sfiducia ha certificato che Coluccini governa con un solo voto di margine, che Merciadri, finalmente espulso dai cinque stelle,  è organico ad essa e decisivo e che la Lega, ormai sola nel sostegno a Coluccini, si è assunta piena e irreversibile la responsabilità di un’amministrazione che si è abbattuta come un flagello sul nostro comune. Due parole infine sul clima in cui si è svolto il consiglio comunale: genitori e sindacati sbattuti fuori a beneficio di una claque di cinque o sei del pretorio del sindaco,  incredibile dispiegamento di forze dell’ordine per la presenza di mamme e lavoratori, un clima greve e cupo che rappresenta una giunta asserragliata nel palazzo,  mentre fuori c’è tutto un mondo che ha capito

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