“Mi chiamo Antonio Sabato, scrivo questa mail per cercare un aiuto e trovare un po’ di confronto e conforto”. Inizia così la lettera aperta di Antonio Sabato, direttore artistico del salone di parrucchiere  dentro il centro commerciale Esselunga di Lido di Camaiore.


“Mi faccio porta voce per  la società per la quale lavoro perché sono parte manuale primaria, sono io che faccio capelli. Vorrei porre alla vostra attenzione un grande problema che si è andato a sviluppare con le nuove restrizioni legate alla Toscana in zona Arancione. Come già più volte in questo difficoltoso periodo si è parlato di attività di serie A e attività di serie B mai come oggi mi trovo così confuso al riguardo .


Palestre, ristoranti, associazioni sportive, bar, pasticcerie, la categoria turismo, matrimoni sono tutte attività messe in ginocchio, senza entrare nel merito di come e perché ,di come possa essere giusto o sbagliato,  perché credo che ognuno debba fare il suo lavoro, e io non sono nè un sindaco nè un politico ,ma sono un Parrucchiere.


Vorrei raccontarvi il nostro trascorso sicuramente simile ad altri colleghi. A marzo abbiamo subito come tutti le decisioni prese per il nostro bene rispetto a come uscire da questa pandemia ,decisione che è costata un 50% del fatturato irrecuperabile per quest’anno. A maggio siamo ripartiti a pezzi e bocconi e abbiamo provato a ripartire per arrivare a fatica ad ottobre. In salone siamo in 15 tutti sottoposti a sierologico e alcuni anche tampone , abbiamo avuto due malattie importanti che hanno tolto forza lavoro al salone , ci siamo spaccati di ore per cercare di non perdere la  clientela nonostante , assenze , quarantene , attesi di esiti di tamponi , tutto in serenità con la consapevolezza di pensare al bene primario che non sono i soldi ma la salute per me. 


Poi arriviamo ad oggi chiudono i confini comunali qui ecco adesso perdo l’ equilibrio, non ho molta forza per trovare ancora il coraggio che si è andato a consumare nella scalata dei mesi precedenti. In 15 anni di attività la mia clientela è per un 30% del comune di Camaiore , un 70% da zone limitrofe.

E adesso che faccio? Ci si può spostare nelle zone  limitrofe solo per compravate esigenze o per usufruire di servizi che non si trovano all’interno del proprio comune. Bene quindi vuol dire che la clientela che ho servito nei precedenti 15 anni deve andare da un altra parte? Questo vuol dire che come me anche i miei colleghi si troveranno in questa situazione?

Si potrebbe pensare che sia una sorta di scambio di clienti  , che problema c’è quelli che perdo io li prende un altro collega di un altro comune e io prendo i suoi. Non fa una piega provate voi a chiedere ad una signora di andare da un parrucchiere che non conosce a farsi tagliare i capelli e vediamo che vi risponde. 


Invece se parliamo di altre categorie professionali le cose cambiano. esempio se il mio medico o il mio avvocato ,si trova in un altro comune posso spostarmi per un appuntamento con lui , ma se si tratta del parrucchiere che vuoi che sia va dal primo che trovi. Sia chiaro non voglio sminuire l’ operato dei miei colleghi che magari saranno anche più bravi di me , quello che voglio far notare è il valore che viene dato ad alcune professioni invece che ad altre. 


Premesso che ho per i medici e per la categoria dei professionisti un alta opinione e non voglio paragonare chi salve vite o chi risolve problemi importanti come un avvocato o un commercialista al servizio capelli,  ma nemmeno sottovalutarlo come si sta facendo.Dico che per una visita medica specialista non scelgo a caso nel mio comune , non scelgo un avvocato sull’elenco del telefono, ma valuto in base a ciò che so e che mi hanno detto su quel professionista , hai risultati che ha ottenuto , al modo in cui tratta i pazienti e clienti ,alla sua storia professionale , alla fiducia che esprime.
Bene il parrucchiere invece ? Perché non può essere scelto per tutte le caratteristiche elencate nelle professioni del medico o dell’avvocato , cosa c’è di diverso ?Perché un medico nel  tuo comune non  può curarti come un altro medico ? Ci vuole per forza quello di fiducia? 


Questo è il punto, capisco che sia difficile da comprendere ma il parrucchiere è una di quelle figure di fiducia più intime che io conosca , trovare un equilibrio tra fare bene i capelli , avere un rapporto umano , fare progetti di bellezza ,toccare le persone , parlo di rapporti che durano da 15 anni e non semplici clienti visti una volta.Potrei scrivere per ore ma sinceramente , non voglio abbondare ancora con le parole , ma ci tenevo a spiegare bene il mio punto di vista senza mancare di rispetto a nessuno.
La situazione ad oggi è la seguente, negozio vuoto, clienti che mi chiamano per disdire ,collaboratori da mettere in cassa integrazione, e l’ amarezza di essere considerato una categoria di professionista uguale a tanti altri , non c’è specializzazione nel mio settore secondo la morale comune. E invece garantisco che non ho fatto nessuna università ma che mi spezzo con soddisfazione la schiena da anni”.

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antonio sabato cronaca

ultimo aggiornamento: 12-11-2020


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