Pubblicato il bando per il ripristino della Pineta di Levante: l’importo dei lavori è di 368mila euro finanziati grazie al contributo della Regione Toscana.

Si ricorderà infatti, che il Comune di Viareggio, insieme ad iCare e all’Ente Parco, aveva partecipato, aggiudicandosi i finanziamenti, ad un bando regionale finalizzato alla concessione di contributi per il ripristino delle pinete danneggiatedal Matsucoccus feytaudi (Psr 2014-2020 “Ripristino delle foreste danneggiate da Matsucoccus feytaudi – sottomisura 8.4”): un intervento mirato su 80 ettari di terreno e 700mila euro di investimento, totali. 

«Un progetto che parte da lontano – commenta l’assessore Federico Pierucci – per il quale il Comune di Viareggio ha coordinato un intervento insieme al Parco e iCare che consentirà nel prossimo anno di sostituire tutta la parte della Pineta di Levante attaccata dal Matzucoccus, parassita che ha prodotto una rilevante deforestazione». 

Com’è noto la Macchia Lucchese è stata in questi anni drasticamente compromessa dal forte attacco di Matsucoccusfeytaudi (Ducasse) su pino marittimo che ha prodotto un elevato quantitativo di necromassa e di colature di resina e ridotto sviluppo del piano successionale. Tutto questo ha aumentato esponenzialmente il rischio di incendi, e diminuito in linea generale la sicurezza della Pineta stessa. 

Per quanto riguarda il pino marittimo la situazione risulta oramai irrecuperabile. Si è reso quindi necessario – e per troppo tempo rimandato – l’intervento che consisterà in un taglio fitosanitario, (come previsto dal D.M. 22/11/1996 e ss.mm.ii.), che permetterà di eliminare gli individui morti. Durante il taglio si dovrà evitare di interferire con il sistema delle lame e salvaguardare il piano dominato di latifoglie compatibilmente con la necessità di eliminare il piano dominante di conifere e di operare in sicurezza.

Essenziale poi la fase di rimboschimento che privilegerà le specie che naturalmente si rinnovano in quest’ambiente: quindi principalmente leccio e, per incrementare la biodiversità e sperare in un maggior attecchimento, pioppo, frassino e ontano nelle depressioni, pino domestico, in prossimità di via del Balipedio per dare una certa continuità alla pineta. Per ovvi motivi non è opportuno utilizzare il pino marittimo mentre può essere utilizzato il pino domestico se posizionato più internamente perché particolarmente suscettibile all’aerosol marino. Le specie sopracitate fanno parte della vegetazione forestale della toscana.L’obiettivo è quindi quello di ottenere un popolamento stabile con un’elevata biodiversità.


«Una grande opera di riqualificazione ambientale – conclude Pierucci – che ci consente di mettere un argine al disseccamento delle piante e salvare la nostra Pineta»

I lavori che dovranno essere terminati entro un anno dalla consegna: la scadenza per presentare l’offerta è fissata per le 12.30 del 29 dicembre prossimo. 

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ultimo aggiornamento: 15-12-2020


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