Torniamo ad esprimere la nostra solidarietà ai lavoratori del Comune di Massarosa.
Così gli esponenti della minoranza di Massarosa sulle dichiarazioni della RSU comunale. Purtroppo dal giugno 2019 l’organizzazione della macchina comunale ha dovuto subire le incursioni sconsiderate di un sindaco che ha progressivamente svuotato di professionalità i vari settori, si assiste al continuo aumento del malcontento e del disorientamento nei vari uffici lasciati allo sbando dalla politica, alla crescente ricerca da parte di molti di una nuova collocazione presso altre amministrazioni.

Il sindaco si lamenta di avere pochi dipendenti mentre fa di tutto per mandarli via, si vede che per tenere in piedi una maggioranza che non c’è più non ha bisogno di tenerli o di premiarli proprio tutti.

Anche questa è la “nuova Massarosa” ai tempi del dissesto di Coluccini. 

Ricordiamo che il 18 novembre scorso le organizzazioni sindacali della Funzione Pubblica Cgil, Cisl e Uil hanno scritto che stavano valutando se denunciare il sindaco Alberto Coluccini per le sue affermazioni rispetto al funzionamento della macchina comunale di Massarosa, in quanto “Se per colpa di quanto meno discutibili scelte dell’amministrazione i settori interni vengono smantellati o privati della specifica professionalità, non possono poi essere incolpati gli incolpevoli dipendenti per il mancato raggiungimento dell’obiettivo, come fossero incapaci o impreparati”. 

Inoltre il 4 gennaio i sindacati provinciali dei lavoratori tornano a tuonare contro il sindaco Coluccini responsabile di aver smantellato l’Ufficio Gare e Contratti, togliendo la posizione di responsabilità per il settore gare ad una funzionaria che fino ad allora gestiva le procedure di gara anche per il Comune di Stazzema che per quel servizio pagava il Comune di Massarosa.

La funzionaria in questione, della quale tutti riconoscono la professionalità e la preparazione e alla quale esprimiamo tutta la nostra stima e la nostra solidarietà, in seguito delle decisioni del sindaco ha chiesto e ottenuto di trasferirsi presso un altro comune, in altre parole il sindaco Coluccini si è privato di un’altra collaboratrice di grande valore senza battere ciglio, come già aveva fatto con altri lavoratori già partiti verso altre destinazioni, andando ancora una volta ad incidere negativamente sulla gestione ordinaria dell’ente e sulla mole di lavoro a carico dei dipendenti.

Basta fare un giro dentro al palazzo comunale per rendersi conto dell’aria che tira concludono gli esponenti di minoranza.

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